CAVA DE’ TIRRENI. BASTOLLA (CAVA CIVILE): “APPROVATI, IN QUESTI GIORNI, I PROGETTI DA ME AVVIATI”

“Essere operativo pur non essendo parte attiva in seno all’Amministrazione comunale, in veste di Assessore, mi inorgoglisce e, nello stesso tempo, mi rattrista per l’assenza totale del Comune, in quanto appannaggio dei servizi sociali: dalle mie dimissioni da questo settore, la delega è stata mantenuta in capo a Servalli e, come era logico che fosse, questo settore ed in particolare questa fetta di popolazione quella più disagiata, non ha potuto godere più di particolare attenzione.” E’ quanto dichiara l’ex assessore comunale Enrico Bastolla. 
E’ di questi giorni, però, l’approvazione del finanziamento relativo al Decreto dirigenziale nr. 6 del 29.05.2017 rivolto alle misure di politica attiva, ai percorsi lavorativi presso le P.A. e scuole per i lavoratori di pubblica utilità, progetto curato nei minimi particolari solo ed unicamente da me.
Finalmente circa 100 cittadini cavesi rientranti nelle famiglie disagiate inizieranno questo percorso lavorativo presso il Comune e presso le nostre scuole.
Ho finalmente portato a termine un progetto importante per la città e dato delle risposte concrete. Sottolineo che ancora oggi ricevo telefonate, messaggi, solleciti da parte di persone che hanno, nello stesso tempo esigenza di lavorare.
Non mi interessa criticare per distruggere, ma solo per mostrare che ero forse in grado di ricoprire ruoli assessoriali, e che non posso essere tacciato né di assenteismo né di non riuscire a guardare verso il futuro, programmando e ipotizzando scelte interessanti e proficue per la crescita della città.
Per fugare ogni dubbio, e per rispondere a coloro, soprattutto del PD, che vedono nel mio comportamento una battaglia personale nei confronti di Servalli, ribadisco alcune contestazioni, mai celate, e sempre avanzate, in merito ad alcune scelte del Sindaco: in particolare mi sono sempre battuto per la trasparenza e la coerenza, la prima venuta meno in maniera evidente, la seconda anche con la sudditanza a Del Vecchio e la conseguente anomalia di accettare in maggioranza il partito dell’UDC di chiara matrice di destra.