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COMPOSTAGGIO A BATTIPAGLIA. FRANCESE: “IL PROGETTO RISALE ALLA GIUNTA CALDORO”

alt«Sapevamo che non sarebbe stato facile, nonostante sia stato un incontro proficuo e costruttivo. Abbiamo ottenuto rassicurazioni circa la bonifica della discarica, certezza di interventi relativi alla viabilità, garantiti accurati controlli sulle strutture pubbliche esistenti su tutto il territorio della Piana del Sele che stanno provocando l’insopportabile piaga dei miasmi, intervenendo anche rispetto ai quantitativi trattati. È stato, inoltre, rispetto all’ampliamento dello Stir, accolta la nostra proposta  di aprire un tavolo tecnico, ma al momento non abbiamo ricevuto rassicurazioni riguardo il blocco dei lavori, per la Regione tutta l’acquisizione dei pareri risale al 2015 quando il Comune di Battipaglia diede il suo assenso. Porteremo anche al tavolo tecnico, ancora una volta le nostre ragioni. Abbiamo chiesto, anche, di accelerare iter della legge regionale sui miasmi».

Così la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese dopo l’audizione in Commissione Regionale Ambiente, con la presenza anche dell’Assessore Regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitacola e numerosi consiglieri regionali,  avvenuta questa mattina a Napoli per chiedere la revisione della decisione di trasformare lo Stir in impianto di compostaggio dei rifiuti. Alla Regione la prima cittadina è stata accompagnata dall’assessore Stefania Vecchio, i consiglieri di maggioranza Pino Bovi, Stefano Romano, Gemma Caprino, Alfonso Baldi e Giuseppe Salvatore. Presenti anche esponenti dell’opposizione, di Legambiente, del comitato “Non vogliamo l’impianto di compostaggio”, rappresentanti degli imprenditori. La battaglia per evitare l’impianto continuerà con la rassicurazione, da parte della Regione, della convocazione di un tavolo tecnico a brevissimo.
«Ci siamo trovati di fronte ad un procedimento che ha visto anche  l’espressione di pareri da parte del nostro comune – dice ancora la sindaca -. Sappiamo pure che c’è una legge risalente al 2010 che autorizzava la trasformazione degli  STIR in impianti di compostaggio, sappiamo pure che questo discorso venne avviato dalla precedente amministrazione regionale che nel proprio piano rifiuti prevedeva la realizzazione di un impianto di compostaggio della capacità di lavorazione di 85.000 tonnellate/annue nello  STIR di Battipaglia. Ora ci troviamo di fronte alla scelta di realizzare nel nostro  STIR un impianto di compostaggio da 35.000 tonnellate/annue, ben oltre quindi quelle che sarebbero le esigenze del Comune di Battipaglia che produce non più di 5000 tonnellate di umido/annue. Noi sappiamo ancora che il ciclo della raccolta differenziata inizia nelle famiglie e finisce appunto con la lavorazione dell’organico in appositi impianti di compostaggio. Questi sono gli elementi su cui abbiamo discusso e sui quali abbiamo avuto rassicurazioni rispetto ai controlli e ai quantitativi».