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DIVISI SUL PORCELLUM

Seggi elettoraliLa legge elettorale si cambierà e dove non è arrivato il referendum abrogativo del Porcellum dovrà sicuramente giungere la volontà del Parlamento, anche per rispondere alle richieste del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Tra i parlamentari salernitani esiste una certa divergenza di vedute sul tema della Legge Elettorale: il primo a commentare la decisione della Corte Costituzionale è stato EDMONDO CIRIELLI che ha parlato di una sorta di scippo messo a segno a danno della volontà popolare.
I prossimi giorni saranno decisivi per avviare un dialogo tra le forze politiche: PDL e PD dovranno, obbligatoriamente, mettersi attorno allo stesso tavolo per avviare un dibattito che, nel loro piccolo, due parlamentari salernitani, di opposta appartenenza, hanno già avviato. Uniti da stima ed amicizia, compagni di tanti viaggi per raggiungere Roma, spesso d’accordo anche su temi delicato come ad esempio quello dei rifiuti, adesso FUVLIO BONAVITACOLA (Partito Democratico) e PASQUALE VESSA (Popolo della Libertà) sono profondamente divisi dal sistema con il quale eleggere il prossimo parlamento. Il primo convinto di “un ritorno al sistema dei collegi, meglio ancora se quelli a doppio turno, come proposto dal PD a livello nazionale”, il secondo invece fermo sostenitore “del Porcellum, l’unica legge elettorale che limita anzi elimina la corruzione ed il voto di scambio”.
Secondo BONAVITACOLA “il Porcellum fa bene solo ai suini” e l’unica strada per ripristinare il rapporto oramai interrotto tra elettore e candidati è quella di “creare un sistema elettorale che possa costruire un solido legame tra i territori ed i propri rappresentanti”. Per VESSA, invece, “il Collegio e, peggio ancora, il voto di preferenza rappresenta la strada per la degenerazione della politica, con un legame tra candidati ed elettori che guarda l’interesse particolare. Meglio che la selezione della classe dirigente avvenga all’interno dei partiti”. Insomma i due parlamentari salernitani, entrambi alla prima legislatura, saranno costretti ad affrontare i viaggi verso Roma evitando di affrontare il tema della modifica della Legge Elettorale sul quale hanno una visione completamente diversa. A scalpitare, invece, sono tutti i consiglieri regionali eletti, tutti coloro i quali, nel corso delle elezioni del marzo del 2010, su di un territorio vasto e difficile come la Provincia di Salerno, non solo hanno ottenuto un voto per il partito ma anche per la propria persona: la preferenza. Da DARIO BARBIROTTI a GIANGRANCO VALIANTE, da EVA LONGO a LUIGI COBELLIS sono tutti convinti della necessità di mettere mano ad una profonda modifica della legge elettorale per l’elezioni di Deputati e di Senatori che vada nella direzione del voto sulla singola persona.

 

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