Termovalorizzatore

ESCLUSIVA: ECCO PERCHE’ IL TERMOVALORIZZATORE DI SALERNO RISCHIA DI NON ESSERE COSTRUITO

TermovalorizzatoreLa realizzazione del Termovalorizzatore di Salerno è a forte rischio perchè la documentazione che la Prefettura di Milano ha rilasciato all’Amministrazione Provinciale risulta essere ambigua ed oggetto di diverse interpretazioni.
La vicenda, è bene ricordarlo, riguarda la certificazione antimafia, necessaria per la realizzazione di opere di interesse pubblico, che per la società DANECO IMPIANTI SRL, una delle aziende che fa parte dell’associazione che si è aggiudicata il bando per la costruzione del termovalorizzatore.
La DANECO, che a Salerno ha già realizzato l’impianto di compostaggio della zona industriale, in base al documento, di cui AGENDA POLITICA è venuta in possesso, non risulta essere di ostacolo. “Non esistono elementi ostativi né cause interdittive”, recita il documento inviato dal Prefetto di Milano Lombardi.

Nella seconda parte del certificato spuntano, però, una serie di dubbi: “tuttavia”, si legge nel documento, “dalle informazioni assunte dal Gruppo Ispettivo Antimafia sono emersi alcuni elementi di contiguità familiare tra i vertici della DANECO ed alcune persone già raggiunte da persone colpite da interdizione antimafia emesso dalla Prefettura di Napoli”.
Un documento che, nella sostanza, non impedisce l’affidamento dei lavori ma lascia senza risposta una serie di interrogativi. La stazione appaltante, cioè la Provincia di Salerno, può, senza alcun tipo di problema, dare il via ai lavori, ma uno sviluppo dell’indagine, di cui si parla nel documento, porterebbe ad una serie di problemi.
D’altro canto, esitando ulteriormente nella concessione dell’ok per i lavori, l’Amministrazione Provinciale potrebbe incorrere in una richiesta di risarcimento danni da parte dell’ATI che si è aggiudicata la gara.

 

Lascia un commento