FORZA ITALIA VERSO L’AZZERAMENTO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE DI SALERNO

E’ bagarre in Forza Italia sulla fase post elezioni politiche. Ma l’azzeramento del coordinamento provinciale con annesso rimpasto si avvicina. Un passo ritenuto necessario dal commissario provinciale Enzo Fasano alla luce dell’esito elettorale del 4 marzo e, soprattutto, della fuoriuscita di esponenti di peso dal partito come Peppe Zitarosa e Mimmo Di Giorgio.

E anche dell’astensione dall’attività politica di alcuni dirigenti come Franco Cardiello che, due giorni fa, ha visto il suo fedelissimo Giovanni Piano essere silurato direttamente dal coordinamento: al suo posto è stato nominato  come commissario di Capaccio l’ex assessore Fabio Scariati. Un piccolo assaggio di un rimpasto generale che, da un lato, premierà chi è rimasto fedele alla linea di partito; mentre dall’altro ridimensionerà quei dirigenti che, invece, si sono astenuti dalla campagna elettorale e continuano ad attaccare i vertici. E tra questi c’è il vice coordinatore provinciale Gaetano Amatruda, che da mesi è critico sul modus operandi del coordinamento e da giorni chiede la convocazione di un’assemblea per discutere del dato elettorale. Ieri è scoppiata una nuova polemica a seguito della cancellazione, da parte del deputato Gigi Casciello, di un gruppo WhatsApp che comprendeva tutti i dirigenti e non solo. “Fi, a Salerno, è allergica al dibattito. Dopo le elezioni – sbotta Amatruda – nessuna riunione del coordinamento per analizzare il voto. “Abbiamo vinto” ripetono quelli che non vedono la fuga di voti rispetto alle ultime politiche, quelli che non leggono il dato del M5S e che ignorano gli addii (sindaci, consiglieri e militanti) ed il disimpegno di dirigenti storici. Questa è la scusa per evitare il confronto ed isolare chi ha idee diverse”. Di qui il “casus belli”: “Avevo sollecitato sul gruppo Whatsapp una riunione e la risposta è stata quella di eliminare il gruppo”. Per Amatruda “Fi, in troppi, la vogliono trasformare in un club di amici o in un circolo di fedeli al capo. Una comunità supina al sistema deluchiano e poco vivace sul piano delle proposte”. Poi l’affondo, indiretto, contro Casciello: “Stupisce l’atteggiamento di certi parlamentari che lavorano per chiudere e non per aprire spazi”. Fasano preferisce non replicare alle accuse. Al suo posto ci pensa Casciello: “E’ l’ultima volta che gli rispondo perché ho cose più serie da fare. Prima di tutto il gruppo WhatsApp lo avevo creato per la mia campagna elettorale alle regionali. Non a caso vi facevano parte anche giornalisti. Soltanto dopo è stato trasformato da uno degli amministratori come gruppo di Fi. Ma, poiché alcuni dirigenti se ne sono andati, ho ritenuto opportuno cancellarlo ma presto ne apriremo un altro e faremo un’assemblea di partito”. E ancora: “In campagna elettorale Amatruda si è visto sporadicamente eil suo contributo non è stato avvertito da Fi. Inoltre non si permetta più di fare la morale sul deluchismo perché è stato lui ad invocare l’unità dei socialisti attorno alla figura di Enzo Napoli alla vigilia della comunali ed è stato sempre lui a non essere stato in grado di fare una lista a supporto della sua stessa candidatura a sindaco”. Quanto allo stato di salute del partito, Casciello taglia corto: “Fi ha ottenuto un risultato straordinario con tre parlamentari eletti e un unico collegio vinto con la Ferraioli, tra i pochi al Sud. Amatruda di che parla?”.

di Roberto Junior Ler tratto da Il Mattino