Antonio Mauro Russo

PROVINCIA, AL VIA LA RIVOLUZIONE

Antonio Mauro RussoRusso: “Mi dimetto da assessore per dedicarmi al partito”
– L’assessore provinciale Antonio Mauro Russo preannuncia le sue dimissioni che formalizzerà a breve. «Dopo una prima fase di nomina da parte del presidente Berlusconi alla guida del partito provinciale e alla vigilia del primo congresso provinciale, credo sia opportuno lasciare il ruolo istituzionale per dedicarmi e candidarmi alla conferma della guida del PdL di Salerno». «Ho avuto l’onore – spiega – di ricoprire il ruolo di assessore che, politicamente e umanamente, mi ha dato veramente tanto, per questo devo ringraziare l’amico e leader politico Edmondo Cirielli. Ho lavorato tanto e spero di aver contributo alla crescita dell’Ente per le deleghe di mia competenza. Desidero ringraziare tutti i miei colleghi assessori che mi hanno accompagnato in questo periodo e, in particolare, l’amico Antonio Iannone con il quale ho condiviso e condivido il mio percorso politico. Ritengo giusto, inoltre, dare anche l’opportunità a chi in prima persona si é battuto per dare il suo personale contributo per la vittoria alle provinciali».
«Anche se sono entrato in Giunta tra gli ultimi – continua – ho deciso di lasciare perché desidero dedicarmi alla crescita del partito in provincia di Salerno e, quindi, candidarmi al prossimo congresso provinciale che si terrà entro meta febbraio».
«Un ringraziamento particolare – sottolinea – va a tutti i dipendenti della Provincia e, in particolare, ai dipendenti dell’Ufficio Caccia e Pesca, al dirigente del settore avv. Roberto Casini, ai presidenti degli ATC, al presidente del CTFVP, e a tutte le associazioni».
«Ancora una volta – conclude Russo – voglio ringraziare il Presidente Edmondo Cirielli per avermi voluto in Giunta con lui. Da questa esperienza ho imparato tanto ed ho potuto soprattutto apprezzare la grande competenza e serietà del Presidente nell’amministrare l’Ente, ma anche l’autonomia politico-amministrativa che mi ha consentito di lavorare in piena libertà e serenità».

Palazzo Sant’Agostino, 3 gennaio 2012

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