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SINDACI, PD E MAL DI PANCIA

Partito_DemocraticoDA TOMMASO AMABILE A FRANCO ALFIERI, ECCO ALCUNI DEI PRIMI CITTADINI DELLA PROVINCIA DI SALERNO PRONTI A LASCIARE IL PARTITO DEMOCRATICO

 – Quella del sindaco di Fisciano TOMMASO AMABILE, una posizione fortemente critica nei confronti del Partito Democratico, non è isolata: in provincia di Salerno sono numerosi gli amministratori in rotta di collisione con i vertici del PD, nonostante la loro appartenenza al partito che si appresta ad affrontare la prossima tornata elettorale.

 I mal di pancia politici di AMABILE,la sua marcia di avvicinamento verso il centro destra, sembrano essere quasi un virus, pronto a colpire in altri comuni del salernitano.
Qualche tempo fa a lanciare un grido d’allarme, una sorta di ultimatum nei confronti del PD, FRANCO ALFIERI, sindaco del comune di Agropoli. Il primo cittadino del centro del Cilento parlò anche di una sua possibile adesione alla LEGA NORD, un partito capace di rappresentare e soprattutto difendere gli interessi dei cittadini all’interno dei diversi territori.
L’apripista di un drastico cambiamento di casacca fu il sindaco del comune di Pontecagnano Faiano ERNESTO SICA, uomo di spicco della Margherita, poi passato all’interno del partito del Popolo della Libertà, alla vigilia delle elezioni comunali.
A percorrere un tragitto politico simile, dal centro sinistra al centro destra,  è stato, poi,  GIOVANNI MOSCATIELLO, sindaco del comune di Baronissi,e storico esponente del centro sinistra che, oggi, di fatto, si trova all’interno del PDL, tanto da ricoprire anche l’incarico di Segretario Generale della Provincia di Salerno.
Le voci, però, su altri cambi di casacca sono frequenti e riguardano ogni zona del territorio della provincia di Salerno: da Camerota nella parte meridionale del Cilento a Battipaglia, le uniche isole felici per il Partito Democratico sembrano essere i comuni di EBOLI e di CAMPAGNA dove la fedeltà dei rispettivi sindaci, MELCHIONDA e LUONGO, all’appartenenza al centro sinistra, pare non essere messa in discussione da alcuna tendenza politica.

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