Pasquale Vessa

UNA PRIMA RISPOSTA

IL DEPUTATO DEL PDL RISPONDE AL NOSTRO APPELLO E PRESENTA UNA INTERPELLANZA AL GOVERNO PER CONOSCERE I PROVVEDIMENTI SULL’ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2010
– C’è una prima risposta all’appello lanciato dall’assessore provinciale alla protezione civile ANTONIO FASOLINO sulla totale assenza del Governo per lo stanziamento dei fondi in favore della provincia di Salerno per i danni subiti nell’alluvione del novembre del 2010.
Il deputato del PDL Pasquale Vessa, rispondendo anche alle critiche che proprio ieri, all’interno del nostro Tg, avevamo mosso, nei confronti di alcuni parlamentari eletti nel collegio della Campania, completamente assenti sulla questione dell’alluvione della piana del sele, ha mosso un primo importante passo.
Con una interrogazione parlamentare, inviata al Ministro per l’Economia Tremonti, a quello per l’ambiente Prestigiacomo ed in modo particolare al ministro per l’Agricoltura Giancarlo Galan, Pasquale Vessa chiede di conoscere quali provvedimenti concreti, in termini ovviamente economici, il governo intenda adottare per rispondere alle richieste di aiuto da parte dei territori della provincia di Salerno, colpiti dalle forti piogge nel corso del mese di novembre.
Una risposta politica concreta ed allo stesso tempo coraggiosa, considerato che la interpellanza, viene rivolta al Governo da un esponente della stessa maggioranza. Un primo intervento che fa da contraltare al perdurante silenzio degli altri esponenti del PDL all’interno del Parlamento, eletti anche dai cittadini della provincia di Salerno, di cui non si ha, da tempo, notizia, se non per episodi che poco o nulla interessano agli elettori: dal senatore LUIGI COMPAGNA, al deputato MARIO PEPE, segnalato nelle ultime settimane per i tentativi, poi falliti, di accogliere nel PDL esponenti dell’opposizione, per finire al parlamentare GIANCARLO LEHENER che, almeno, in questo, è riuscito a piazzare, ai vertici dell’ARPAC Regionale, un suo uomo di fiducia e di riferimento, il candidato al consiglio regionale ANTONIO EPISCOPO.

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