CAVA DE’ TIRRENI. IL PSI CHIEDE A SERVALLI CHIAREZZA SUL FUTURO DELL’OSPEDALE

Il sottoscritto avv. Gaetano Gambardella, CAPOGRUPPO CONSILIARE DEL “PARTITO SOCIALISTA ITALIANO – Cava de’ Tirreni”, formula il seguente ordine del giorno da sottoporre al voto del prossimo Consiglio comunale:

OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO PER IMPEGNARE LA COMMISSIONE
CONSILIARE PER LA SANITA’,NELLA FORMA DI COORDINAMENTO POLITICO
CONSILIARE PERMANENTE,CHE INSIEME AL SINDACO ,AVVII UN LAVORO DI
ELABORAZIONE PROGETTUALE E RICHIEDA L’APERTURA DI UN TAVOLO
TECNICO DI CONFRONTO SULLA SANITA’CAVESE CON IL RAPPRESENTANTE
DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA SANITA’,IL DIRETTORE DELL’ASL
SALERNO E DELL’A.O.U. SAN GIOVANNI DI DIO E RUGGI D’ARAGONA.
ORDINE DEL GIORNO
L’Ospedale di Cava de’ Tirreni
Egregio Sindaco , egregi Consiglieri, la polemica politica fine a se stessa non
appartiene alla forza politica a cui il sottoscritto appartiene, il Partito Socialista
italiano.
Anni di commissariamento della sanità campana hanno portato alle elaborazioni di
piani di risanamento basati essenzialmente su tagli della spesa , di congelamento dei
piani di assunzioni di personale e pochi investimenti sull’attività di prevenzione vero
fulcro dell’azione sanitaria.
Un esempio di questo percorso, che ad oggi ci vede coinvolti dalla pandemia da
Covid-19, è rappresentato dall’esiguo numero di posti letto nei reparti di terapia
intensiva, che ci ha portato recentemente ad aumentarne il numero con estrema
urgenza.
Noi prendiamo atto della situazione esistente e cioè che l’attuale Presidio
Ospedaliero di Cava de’ Tirreni è parte integrante dell’Azienda Universitaria
Ospedaliera “ San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” , con gli attuali reparti
esistenti.
Non conosciamo al momento l’ evoluzione che avrà questa struttura sanitaria con la
costruzione del nuovo complesso ospedaliero e l’incidenza che potrà avere sulle
strutture di Cava de’ Tirreni e di Castiglione di Ravello.
Oggi non lo sappiamo, ma ciò ci impone di avviare al più presto un confronto politico
unitario per chiarire il futuro della Sanità sul territorio di Cava de’ Tirreni.
Il continuo rimpallo delle presunte responsabilità del passato sulla sorte
dell’Ospedale di Cava de’ Tirreni ha portato solo al risultato di nascondere la
necessità di avere questo confronto e procrastinare nel tempo le decisioni.
Non vogliamo credere che la logica della polemica di parte nasconda la volontà di
non affrontare il problema per paura del consenso elettorale.
E’ tempo di affrontare con coraggio e determinazione il tema sanità .
I cittadini vogliono servizi efficienti ed efficaci sul territorio.
Chiedono a noi, che siamo i loro rappresentanti, l’assunzione di responsabilità nel
rappresentare al meglio le esigenze della collettività cavese nei confronti dei
Responsabili sanitari regionali e territoriali.
La normativa vigente prevede che il Distretto 63 Cava de’ Tirreni – Costa d’Amalfi ha
diritto , avendo 94.326 abitanti nel comprensorio, ad un Presidio Ospedaliero di
base.
Quindi sgombriamo il campo da idee strumentali di chiusura della struttura
ospedaliera.
Innanzitutto riteniamo che l’obiettivo primario sia l’integrazione della Medicina
Ospedaliera e della Medicina territoriale.
Pensiamo che vada valutata con attenzione una diversa articolazione della Sanità
ospedaliera con il ritorno nella competenza dell’ASL Salerno, e su questo vogliamo
aprire appena possibile un confronto con tutte le forze politiche.
I fondi messi a disposizione dell’Italia per le strutture sanitarie, a causa della
pandemia del Covid-19, da parte dell’ Unione Europea ci apre la prospettiva di
avere sul nostro territorio un nuovo Presidio Ospedaliero che rispetti la normativa
vigente .
Vogliamo verificare la volontà politica regionale su questa possibilità e lo dobbiamo
fare tutti insieme.
Il Partito Socialista Italiano non è soddisfatto della tipologia dei servizi e dell’attuale
articolazione della Medicina del Territorio.
I servizi amministrativi e sanitari sono troppo frammentati e sono carenti di servizi di
accoglienza che creano enormi disagi ai cittadini sia nell’accesso che nell’attesa,
alimentando una valutazione negativa degli stessi. La medicina legale è posizionata
nel centro storico, in un immobile in fitto, con enormi problemi di parcheggio e
difficoltà di acceso per i portatori di handicap che vi si recano per le visite.
Avanziamo la proposta di accorpare la maggior parte dei servizi presso l’ex Hotel de
Londre , già ONPI, di Via Mazzini; l’immobile è di proprietà della Regione Campania e
può essere destinato a tale finalità.
Abbiamo evidenziato alcune idee progettuali, ed altre ne possiamo avanzare, e le
sottoponiamo al confronto politico per la ricerca di una condivisione unitaria.
Il Partito Socialista Italiano , gruppo consiliare, pertanto
propone
al Consiglio comunale di impegnare la Commissione consiliare per la Sanità, nella
forma di coordinamento politico consiliare permanente, che insieme al Sindaco,
avvii un lavoro di elaborazione progettuale e richieda l’apertura di un tavolo tecnico
di confronto sulla sanità cavese con il Rappresentante della Giunta Regionale della
Sanità, il Direttore dell’ASL Salerno e dell’AUO “ San Giovanni di Dio e Ruggi
d’Aragona.