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OSPEDALE DI SALERNO. SPUNTA UN “PROFESSORONE”

OspedaleLa successione ad ATTILIO BIANCHI alla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona è un importante banco di prova per la politica salernitana.
Il rischio, sia ben chiaro a tutti (dal Pdl all’Udc) è che mancando una intesa sul territorio, il Governatore CALDORO decida in perfetta solitudine ed autonomia, premiando gli ambienti partenopei.
Da qualche giorno, con una certa insistenza, circola, infatti, la voce della nomina di un “PROFESSORONE” napoletano alla guida della azienda con sede in via San Leonardo giunga un rappresentante del mondo accademico dei policlinici del capoluogo di Regione, per la gestione anche dei contratti con i nuovi docenti della Facoltà di Medicina.

Per Salerno, e per la sua categoria medica, sarebbe una vera iattura. Ed allora per evitare questa imposizione, è preferibile che si cominci a dialogare in maniera concreta sul successore di BIANCHI, il cui mandato, già in regime di proroga, scade il prossimo 11 aprile, nell’immediatezza del dopo Pasqua, ma da Napoli, come termine ultimo, viene indicato quello del 6 Aprile, Venerdì di Passione, data fissata per una riunione di Giunta.

Da Salerno, in ogni caso, non mancano le indicazioni. Venerdì scorso, durante la convention dell’Hotel Mediterranea, al segretario nazionale dell’UDC LORENZO CESA sono stati consegnati i nomi dei papabili, espressione dell’Unione di Centro della Provincia di Salerno. Tra questi spicca quello di SALVATORE AVERSANO, già Presidente di Salerno Manutenzioni, congedato da Angelo Villani, oggi forte di una sentenza che condanna l’amministrazione provinciale al pagamento di una cospicua somma, per il risarcimento dei danni.

Arriva, invece, da ambienti interni, l’altro nome, quello di FEDERICO PAGANO, già Direttore Generale dell’ASL Salerno 2, “mastelliano di ferro” fino a qualche mese, salvo poi convertirsi alla linea del PDL. PAGANO, tra l’altro, è in servizio come uno dei piu’ alti funzionari dell’ASL guidata dal Commissario BORTOLETTI.

Sempre dall’ASL spunta un altro nome, quello dell’attuale direttore generale dell’Ospedale di Eboli MARIO MINERVINI, anche quest’ultimo molto vicino al Partito del Popolo della Liobertà ed in modo particolare al senatore FRANCO CARDIELLO.

Un fatto non va sottovalutato: la decisione di CALDORO riguarda, in realtà, tre posizioni e cioè quella di Direttore Generale ma anche quelle di Direttore Sanitario ed Amministrativo, le quali, per legge, rientrano nelle prerogative del Manager.

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