Sono in arrivo, nella sola città di Salerno, proprio in questi giorni, altre 5mila cartelle esattoriali, inviate da Equitalia, in nome e per conto dell’amministrazione comunale ma anche di altri enti, per tributi e tasse non pagate negli anni passati dai contribuenti salernitani. Un acquazzone di cartelle esattoriali, proprio quelle che negli ultimi mesi sono al centro della discussione nazionale, proprio quei documenti che, da piu’ parti, vengono considerati l’elemento scatenante di tanti suicidi di piccoli imprenditori.
Ma cosa stanno facendo i comuni per limitare gli attacchi di Equitalia ai danni dei contribuenti ?
Sono numerose le amministrazioni comunali che, anticipando i tempi di una risoluzione automatica del contratto con Equitalia, prevista per il 1 gennaio del 2013, hanno deciso di licenziare la società che si occupa della riscossione dei tributi: da Eboli a Pontecagnano Faiano, da Montecorvino Pugliano a Bellizzi, ed anche nella parte meridionale della provincia si stanno muovendo altri comuni, senza considerare che le nuove amministrazioni, venute fuori dal voto del 6 e 7 maggio, spesso, nel corso della campagna elettorale, avevano annunciato un fisco dal volto piu’ umano.
Ed a Salerno città cosa accade ?
Proprio negli ultimi giorni del mese di aprile c’è stata una svolta all’interno degli uffici di Palazzo di Città: prima il ben servito ad EQUITALIA e, poi, quando tutti pensavano ad un affidamento agli uffici interni o a quelli di una società pubblica come Salerno Energia, l’amministrazione comunale ha girato la gestione deu tributi scaduti a SOGET, storica società operante nel settore della riscossione delle tasse.
Qualcuno ha detto: siamo passati dalla padella alla brace. Ed in effetti la definizione calza perfettamente.
