ANTONIO LOMBARDI (FEDERCEPI): “IL 28 APRILE GIORNATA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO”

Sabato prossimo, 28 aprile, si celebrerà, in tutto il mondo, la Giornata mondiale per la Sicurezza sul lavoro, proclamata dall’OIL (l’Organizzazione Internazionale del Lavoro), fondata dall’ONU. L’evento coincide, nel 2018, con l’anno più nero per la sicurezza: ad oggi sono già 207 le “morti bianche”, con un sensibile incremento rispetto allo stesso periodo del 2017. Lo scorso anno, le morti sul lavoro sono state per l’Inail 1.029, in aumento dell’1,1% rispetto al 2016, ma altre rilevazioni (come quelle dell’Osservatorio Indipendente di Bologna) portano questo dato a 1.380 vittime, considerando anche i sinistri che non appaiono nelle denunce Inail e gli agricoltori.

Sono dati estremamente preoccupanti. La Campania dall’inizio dell’anno registra già 15 vittime: 6 in provincia di Napoli, 5 in provincia di Salerno, 3 in provincia di Caserta e 1 in provincia di Avellino. Registrano più morti, nello stesso periodo, solo Lombardia (27), Veneto (23), Piemonte (17) ed Emilia Romagna (16).

Gli edili rappresentano mediamente il 20% di tutti i morti sul lavoro. La maggioranza di queste vittime è provocata da cadute dall’alto, dai tetti e dalle impalcature.

Nonostante numeri affatto confortanti, della Giornata mondiale per la Sicurezza sul lavoro mai come quest’anno si parla pochissimo, forse perché cade tra due eventi più avvertiti e celebrati, la Festa della Liberazione e la Festa dei lavoratori: avrebbe potuto e dovuto invece rappresentare un ideale ponte, un trait d’union tra le due ricorrenze. Vi sarebbero innumerevoli ragioni per vivere e concepire infatti la Giornata mondiale per la Sicurezza sul lavoro alla stregua del 25 aprile o del 1° maggio, tanto più in un momento congiunturale come quello che stiamo attraversando, con i morsi di una dura crisi ancora non superata, che si è tradotta in meno Lavoro, (e quindi meno legalità e meno sicurezza), meno ricchezza, meno libertà per lavoratori e imprenditori.

Rompendo gli schemi usuali e tradizionali, FederCepi Costruzioni propone quest’anno di legare a doppio filo la Giornata mondiale per la Sicurezza ai temi dello sviluppo e della crescita economica: perché solo partendo da questi è possibile promuovere una più efficace, concreta ed incisiva cultura della sicurezza e della prevenzione. I contesti di crisi economica e sociale fomentano e alimentano sacche di illegalità, di lavoro nero e grigio, preludio e anticamera di “morti bianche” ma anche di sinistri meno gravi ma non meno impattanti per lavoratori, società, imprese, famiglie (nel 2017 le denunce per infortuni non mortali registrate dall’Inail sono state ben 635.433).