Provincia di Salerno

IL DERBY DEI REFERENDUM

Provincia di SalernoDA ROMA ARRIVANO NOTIZIE NEGATIVE SULLA PROMULGAZIONE DEL REFERENDUM PER IL PRINCIPATO DI SALERNO. ED INTANTO RIPRENDE QUOTA LA GRANDE LUCANIA. E’ DERBY
– Qualcosa dovrà pure cederla. E se riesce ad ottenere la maggioranza all’interno del prossimo congresso provinciale del PDL, se dovesse riuscire, a Napoli, a fare passare la sua linea imponendo a STEFANO CALDORO nomi e deleghe per i futuri assessori regionali, EDMONDO CIRIELLI, anche in base al calcolo delle probabilità, su qualche tavolo almeno dovrà pur perdere. Da ROMA, con molta insistenza, arriva una voce che giunge dall’interno delle blindatissime stanze delle sezioni della Corte di Cassazione dove sono state depositate le delibere dei Consigli Comunali della Provincia di Salerno per dare il via al Referendum per la nascita della nuova regione, la 21esima, quella del Principato di Salerno. La notizia, ovviamente ufficiosa è che l’orientamento della Corte sia nella direzione di una bocciatura della richiesta. Niente referendum, nessuna autonomia da Napoli e dalla Regione Campania. Tutto, però, è da verificare: pare che la decisione sia stata trasferita, per ragioni di competenza per materia, alla Corte Costituzionale. Addio automonia, bye bye indipendenza dalla Napoli onnivora ? Pare proprio di si anche se su di una parte ben limitata del territorio della provincia di Salerno (il Vallo di Diano) prosegue la attività del Movimento per la GRANDE LUCANIA, che “non ha nessuna velleità di mettersi in contrapposizione con il Principato di Salerno” come sottolinea TIZIANA BOVE FERRIGNO, storica leader del Comitato che ha coinvolto già 17 comuni del salernitano, e che oggi, spera di aumentare l’interesse. La strada che, da anni, il gruppo della GRANDE LUCANIA ha intrapreso ha obiettivi diversi: nessuna nuova Regione ma l’annessione ad una già esistente (la Basilicata), il tutto attraverso una procedura semplice e lineare che prevede un referendum consultivo e l’adozione di una semplice legge ordinaria che modifica i confini. Una verità appare inconfutabile: cittadini, amministratori pubblici e movimenti spingono perchè così come è la Regione Campania non piace, almeno in provincia di Salerno, quasi a nessuno.
I due movimenti, però, potrebbero trovare un punto di unione perchè “il Comitato promotore del Principato”, continua TIZIANA BOVE FERRIGNO, “con una semplice delibera del consiglio provinciale potrebbe chiedere il distacco dalla Campania e l’aggregazione alla Basilicata di tutto il territorio provinciale”.
Il Vallo di Diano ha le idee chiare ed ora che i rappresentanti del movimento GRANDE LUCANIA ricoprono anche ruoli amministrativi (la BOVE FERRIGNO è assessore al Turismo del Comune di Padula), l’interesse attorno al progetto di annessione alla Basilicata potrebbe diventare ancora piu’ coinvolgente.

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