LA CRISI DEL PD. SIMONE VALIANTE: “UN PARTITO CHE NON HA PIU’ SENSO, RIPARTIRE DAL SUD”

Ancora una volta l’ex parlamentare del Partito Democratico Simone Valiante sottolinea la profonda crisi nella quale è piombato il PD. 

“Negli ultimi giorni all’appello di Rossi Doria su La Repubblica, hanno fatto seguito una serie di appelli e riflessioni di molti intellettuali napoletani che segnalano la decadenza irreversibile del Pd nazionale e campano, di partito ed istituzioni, ma più in generale di un centro sinistra che e’ solo un lontano ricordo!. Un partito che non ha più il senso della comunità, dello stare insieme. Un partito che e’ stato di fatto cancellato dalla megalomania di chi lo ha trasformato in un esercito di comparse e di yes man che non conoscono più il sacrifico della passione, della militanza, della costruzione lenta e faticosa del pensiero politico. Più perdi e più viene valorizzato. Chi ha a cuore, tuttavia, la storia ed il futuro del Paese e di questa regione, sa che oggi la sinistra e’ incapace di reagire anche alla confusione di un governo nazionale chiuso negli slogan ma ancora popolare e radicato. Occorre reagire certo, ma riflettere anche se l’attesa della cura di un malato irreversibile non ci porti ad altre dolorose sconfitte. L’Italia e la Campania sono stati traditi da falsi moralizzatori della vita pubblica che hanno di fatto rappresentato al Paese le peggiori devianze della cattiva politica, sonoramente bocciate il 4 marzo. Non e’ più il tempo delle attese inutili. A quegli intellettuali, io dico che forse è il tempo di riflettere, partendo da Napoli, se una nuova stagione dei sindaci e del protagonismo delle comunità locali, come nel 1992, possa oggi supplire ad una classe dirigente che non c’è, a partiti immaginari ed autoreferenziali. Il ruolo importante degli uomini di cultura e’ accompagnare e suscitare i percorsi evolutivi. Se così e’, il centro sinistra ha forse bisogno di un movimento che lo rigeneri e di nuovi protagonismi politici, ma anche di fermento culturale ed orgoglio identitario che lo rianimino. E magari ripartendo da Sud, ma dal sud giusto e dal verso giusto. Chi vivrà, vedrà!”