LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA CIVILE DEL GOVERNO DRAGHI: ECCO COSA ACCADRA’

Comincia a prendere corpo la Riforma della Giustizia Civile che il Governo Draghi intende inserire all’interno del piu’ ampio campo di interventi, collegati al Piano Nazionale di Resilienza. Le prime bozze già circolano negli ambienti della politica nazionale e vanno nella direzione di rendere, soprattutto, piu’ veloci i processi che, attualmente, vedono l’Italia agli ultimi posti delle graduatorie Europee.

NUOVE ASSUNZIONI – Si parte dalle nuove assunzioni, anche se a tempo determinato, che puntano alla realizzazione concreta del cosiddetto Ufficio del Processo: il piano prevede 17.000 nuovi ingressi all’interno del Ministero, come ausiliari del Giudice, in grado di preparare i fascicoli, effettuare ricerche giurisprudenziali, in alcuni casi emettere quei provvedimenti meno complicati.

MEDIAZIONE – Si allarga la competenza della mediazione civile obbligatoria, con l’inserimento di una serie di esenzioni fiscali ed un credito di imposta per il compenso pagato all’avvocato ed al mediatore. Entrano nell’elenco delle materie i contratti di associazione, compartecipazione, franchising, somministrazione d’opera e società di persone.

ESECUZIONE – Il punto che, già adesso, sta suscitando qualche polemica è quello che riguarda la velocizzazione per l’esecuzione mobiliare ed immobiliare. Si parte da una modifica della norma che definisce il titolo esecutivo per finire alla possibilità che sia lo stesso debitore ad effettuare la vendita dei beni, per evitare che finiscano sul mercato a prezzi stracciati.