MERCATO SAN SEVERINO. ZAMPOLI CONTRO BENNET: “SPRECO DI DENARO PUBBLICO PER ACCONTENTARE I VERTICI DEL PD”

E’ durissimo l’attacco di Angelo Zampoli, candidato sindaco per il Comune di Mercato San Severino con la Federazione delle Liste Civiche, nei confronti del Partito Democratico e del candidato Vincenzo Bennet per la vicenda della Farmacia Comunale.

 

Tutti si affannano ad escogitare le soluzioni più improbabili per assicurare nuove entrate al nostro Comune.

C’è una soluzione a portata di mano per conseguire la quale la precedente Amministrazione Romano aveva già avviato le procedure.

Ci riferiamo alla riacquisizione al patrimonio pubblico della farmacia comunale ubicata a S.Vincenzo.

La nostra farmacia comunale è stata realizzata attraverso il Consorzio CO.FA.SER. tra i Comuni di Mercato S.Severino, Battipaglia e Sarno costituitosi nel 1998.

La scelta, all’epoca, fu dettata dalla necessità di avviare l’attività senza impegnare risorse finanziarie.

Nel corso di questi anni sono state attivate sette farmacie comunali e il Consorzio ora è costituito dai soli Comuni di Sarno e Mercato S. Severino essendo intervenuto il recesso del Comune di Battipaglia.

La scadenza naturale del Consorzio è fissata al 2018 e l’Amministrazione Comunale, fin dal 2016 aveva avviato la procedura per rientrare in possesso della propria farmacia.

Perché continuare a mantenere in piedi il CO.FA.SER. quando ormai lo scopo per cui era stato costituito venti anni fa è stato ampiamente raggiunto?

Perché continuare a sostenere costi per gli organi di amministrazione, gli stipendi del Direttore Generale e del Vice Direttore, di consulenti e “clienti” vari?

La farmacia di Mercato S. Severino assicura utili netti per una media di euro 200.000 all’anno, ma questi utili non sono mai stati retrocessi al Comune perché utilizzati per coprire i costi del Consorzio e per ripianare le perdite delle altre farmacie degli altri Comuni.

Non riusciamo a spiegarci perchè i Commissari in questi 11 mesi non abbiano proseguito sulla strada intrapresa dall’Amministrazione Romano anche in considerazione della necessità di assicurare risorse finanziarie all’Ente.

Infatti, entro giugno di quest’anno il Comune sarebbe rientrato già in possesso della farmacia e avrebbe incamerato già da quest’anno liquidità da utilizzare per le attività sociali, gli aiuti agli indigenti,l’assistenza ai disabili e agli anziani.

Appare altresì ingiustificabile l’acquiescenza dei Commissari alla perdita della sede amministrativa a favore del Comune di Sarno.

Con due “inspiegabili” decisioni, i Commissari prefettizi nell’Assemblea dei soci hanno ceduto la sede amministrativa e approvato uno Statuto che affida il controllo al solo Comune di Sarno, lasciando il Comune di Mercato S.Severino in balìa delle decisioni di un solo socio.

Tutto per accontentare il PD e il Presidente della Provincia?

E la difesa degli interessi del nostro territorio e della nostra Città?

Noi vogliamo, quindi, che la farmacia comunale sia gestita e controllata direttamente dal Comune, vogliamo che il CO.FA.SER. sia sciolto e vogliamo che gli utili della farmacia siano utilizzati direttamente dal Comune per le attività sociali e assistenziali a vantaggio degli anziani, dei diversamente abili, delle famiglie più deboli.

Allo stesso modo va smantellato un altro carrozzone politico-clientelare recentemente costituito dai Commissari in contrasto con quanto fatto dall’Amministrazione Romano.

Ci riferiamo al Consorzio tra i Comuni dell’Ambito del Piano di Zona dei Servizi Sociali che fa capo al Comune di Baronissi.

Anche in questo caso, la nostra soluzione consiste nella gestione diretta, attraverso la costituzione a COSTO ZERO di una Istituzione Comunale prevista dal Decreto Legislativo 267/200 (Testo Unico delle leggi comunali e provinciali).

I Commissari sono andati nella direzione opposta a quella dell’Amministrazione Comunale e si sono affrettati a costituire il Consorzio promosso dal Comune di Baronissi e gestito con discutibili metodi di matrice politica.

Anche in questo caso una mortificazione per il nostro territorio e la nostra Città che, pur avendo il maggior numero di abitanti e pur essendo sede del Distretto Sanitario, si è vista togliere il ruolo che le spettava per soddisfare equilibri di partito e interessi politico-clientelari.

Noi vogliamo che NESSUNO DECIDA PER NOI!

Vogliamo che i nostri Amministratori non debbano prendere ordini dall’esterno, ma rispondere al popolo e impedire che una consistente parte delle risorse finanziarie trasferite dalla Regione al Piano di Zona vengano sperperate per pagare consulenze, contratti e progetti inutili che hanno il solo scopo di alimentare la rete delle clientele politiche del centro-sinistra.

Noi vogliamo, invece, che queste risorse vengano gestite direttamente dal Comune attraverso la costituenda Istituzione, che le stesse vadano direttamente ai nostri cittadini bisognosi di aiuto e che siano i nostri giovani professionisti e operatori sociali a doversi occupare dei bisogni della nostra Comunità senza dover pagare “dazio” alle solite segreterie dei partiti