NOCERA INFERIORE. IL SINDACO TORQUATO IRONIZZA SUL PSI E MOLLA IL PARTITO DEMOCRATICO

Il sindaco Torquato replica con veemenza al comunicato dei socialisti nocerini. In realtà Torquato ha ragione quando ricorda loro: perché a Nocera così rigidi e a Salerno cosi proni ? Difficile dargli torto. In realtà i socialisti non mettono e non tolgono, in termini numerici, all’ amministrazione Torquato. Allora perché tanto clamore da parte del sindaco? Semplice perché i socialisti furbamente tirano in ballo il Pd, che caratterizza politicamente la maggioranza nocerina. La politica c’entra poco, in realtà anche se l’azione politica serve a mascherare dall’una e dall’altra parte ritrosie e rancori per quanto accaduto in precedenza (con l’ingresso in Campania libera del gruppo di consiglieri comunali eletti nel partito socialista). Ora Torquato chiede al pd di fare chiarezza. Ma cosa dovrebbe chiarire? Sta in maggioranza, ha due assessori in giunta, segna il colore politico di questa amministrazione. Cosa dovrebbe dire o spiegare? Addirittura se non dovesse dare spiegazioni si rompe l’alleanza. Siamo al paradosso, il sindaco Torquato rompe e la colpa della rottura è del Pd? Ma siamo seri. Diamo alle cose nome e cognome, Torquato vuole essere candidato con il centro destra: allora lo faccia. Ma ci sembra troppo “vergognoso” attribuire ad altri la responsabilità del suo “tradimento” . Torquato vuole tornare alla casa madre, liberissimo di farlo, basta dire agli alleati di aver cambiato nuovamente idea: ora il pd è debole non è più utile alla mia causa allora preferisco Cirielli. Intanto civici e consiglieri di destra sono pronti a spartirsi quello che il Pd lascerebbe sul tavolo. Problemi ci sarebbero in Campania Libera che dovrebbe, in caso di rottura, seguire la stessa sorte del Pd. Non a caso il sindaco ha tenuto astutamente fuori dalla sua considerazione la civica “deluchiana” attaccando solo il Pd. Cosa accadrà in caso di transumanza e nuova alleanza? Uccideranno il “vitello grasso”nel centro destra per il ritorno del figliuol prodigo? Staremo a vedere.

di Gerardo Vicidomini