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PARTITO DEMOCRATICO IN CAMPANIA, I NUOVI EQUILIBRI TRA SALERNO E NAPOLI

I “pericoli” politici nel pd campano sono due: i figli di Vincenzo De Luca ( Piero e Roberto) e i tanti consiglieri regionali eletti in orbita democratica e depotenziati dal Governatore . Da un lato i figli del “padrone” di Salerno che stanno favorendo amici e uomini vicino al centro destra della seconda provincia campana nella gestione di molte partecipate .

 

Dall’altro lato, i consiglieri regionali che stanno subendo l’inserimento nei posti chiave della Regione Campania tutti i fedelissimi solo della famiglia del Governatore restando fuori da tutto . Contro il rischio di un Pd a doppio volto, famiglia De Luca – consiglieri regionali con uno schema già visto agli inizi degli anni duemila, due avversari napoletani come Lello Topo ( presidente della commissione Sanità in Consiglio regionale) e Mario Casillo ( capogruppo del Pd in Consigio regionale) sono stati costretti a siglare una tregua, un patto di non belligeranza, in nome della comune radice cristiana. Dopo mesi di botte e lotte, l’autunno politico in Campania si apre con la pax ( forzata) tra Topo e Casillo per cercare di arginare l’avanzata della De Luca family . I litigi tra ex e nuovo capogruppo del Pd in Consiglio regionale avrebbero avuto come unico effetto l’indebolimento del loro peso contrattuale ( per nomine e incarichi) con il governatore. E’ stata ribattezzata come l’alleanza “antiDeLuca”. Tutto mentre da Roma il premier Matteo Renzi sembra aver abdicato sulla Campania lasciando tutto nelle mani di De Luca e figli . Il pd in Campania avrà vita breve ? I democratici riusciremmo a superare lo strapotere deluchiano ? Interrogativi a parte nei primi mesi del suo governo De Luca ha favorito solo ed esclusivamente Salerno e i suoi uomini .

di Gerardo Vicidomini