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PARTITO SOCIALISTA IN CAMPANIA: UNA STORIA FATTA DI DIVISIONI E DI CONTRASTI. ORA SUL REFERENDUM COSTITUZIONALE

Non c’è pace all’interno del Partito Socialista della Regione Campania. Dopo le divisioni in occasione delle Regionali 2015, dopo la posizioni diametralmente opposte assunte da numerosi iscritti e dirigenti alle Comunali di Napoli con il secco rifiuto di sostenere la candidatura della Valente puntando, invece, sul nome di De Magistris, adesso scoppia anche il caso del Referendum Costituzionale di Ottobre.

 

L’iniziativa di domani, con la presenza a Salerno di Bobo Craxi, corre il rischio di amplificare le differenze esistenti all’interno del partito: da una parte i livelli istituzionali che sostengono le posizioni del Pd e del Governo, dall’altra una cospicua parte di dirigenti e di simpatizzanti decisi a bocciare la Riforma firmata Matteo Renzi. Il livello dello scontro, insomma, si alza. E con esso anche la temperatura all’interno del partito che si appresta a celebrare, all’inizio dell’autunno, il Congresso Nazionale dal quale potrebbero cambiare molti scenari.