PELLEZZANO, IL CONSIGLIO COMUNALE COME UN GIRONE DANTESCO. LA DENUNCIA DI D’AGOSTINO

“Il 15 ottobre si è svolto, in un clima a definirlo surreale è dir poco, il Consiglio Comunale di Pellezzano al cui ordine del giorno, oltre ad una serie di atti dovuti per la surroga del primo fuoriuscito dalla maggioranza, il dimissionario Dell’Anno, vi era per la quarta volta in 16 mesi un atto afferente la Pellezzano Servizi, come se fosse l’ unico problema di Pellezzano. Già entrando in aula mi ritrovai, anziché nel Centro Sociale della frazione capoluogo, in una selva oscura dove, non io e lo capiremo in seguito, avevano smarrito la retta via. Arrivo direttamente al Quarto Girone quello degli incontinenti, dove a metà giro si incontrano e si scontrano anime che insultandosi si rinfacciano vicendevolmente gli errori commessi.” E’ quanto dichiara il Consigliere Comunale di opposizione Giovanni D’Agostino.

 

 

Tale circostanza vede protagonista il Sindaco Pisapia e l’ormai ex Presidente del Consiglio Coviello che, mano mano che procedeva nel suo racconto, passava ai banchi dei consiglieri della maggioranza per poi raggiungere (prima carrambata) il banco di opposizione di fianco al mio. E nel mentre la discussione procedeva tra mal di pancia più o meno rientrati, con annesse giustificazioni e messaggini tutt’altro che credibili, arriva il momento (seconda carrambata) del mio ex capogruppo l’Ing. Giordano, il quale, fulminato sulla “via di Damasco” ed in preda a sussulti demoniaci parte in una difesa a spada tratta dell’operato dell’amministrazione targata Cambia Pellezzano annunziando la sua adesione al PD, dimenticandosi dei feroci attacchi da lui stesso pronunziati ma, soprattutto, dimenticandosi che tra i suoi prossimi compagni di ventura vi era colui che, nello scorso Consiglio Comunale del 5 luglio, lo aveva invitato,senza molti fronzoli, a restituire dei pc che, a suo dire, erano patrimonio comunale e, quindi, dandogli del ladro più che dello smemorato. Il tutto ci faceva sprofondare, quindi,nell’ ottavo cerchio Dantesco quello destinato agli adulatori e lusingatori occupato da coloro che risultano condannati ad essere immersi nello sterco. Ma il nostro viaggio, ahinoi, non si fermava certo qui all’interno del Ottavo girone, ma proseguendo nella Bolgia V ci imbattevamo nei barattieri. Premettendo che sono anni che vado affermando che “il patto del nazareno” non lo hanno inventato Renzi e Berlusconi, ma Eva Longo e Tommaso Esposito, in molti mi davano del pazzo. Quando poi l’altra sera (terza carrambata) il popolo di Pellezzano ha visto votare, dopo aver tenuto ancora a precisare la maternità della Società Partecipata e la solita tiritera sulla difesa dei lavoratori (a onor del vero a pagina due dell’allegato alla delibera consiliare , a firma della REVICON si appalesa la volontà di ricorrere agli ammortizzatori sociali…altro che tutela delle maestranze!), il nostro Senatore della Repubblica ed il fedele Napoli la linea dell’amministrazione si è resi conto che, forse, tanto pazzo non lo ero. In conclusione,cercando di dare un senso a questo mio racconto, ciò che emerge da questa assise è che, in piena linea nazionale, gli elettori di Cambia Pellezzano avevano votato un cambiamento ed invece si trovano coloro che avevano votato nel pieno di una crisi di nervi e quelli che pensavano di aver mandato a casa a braccetto con ciò che resta di quelli che avevano votato. Il Caos. Caos che sta caratterizzando la loro azione amministrativa tradotta negli enormi disservizi alla cittadinanza. A noi questa minestra risulta indigesta e nel pieno del mandato elettorale ricevuto dai cittadini continueremo ad essere spina nel fianco di coloro che ci stanno svendendo a Salerno, rappresentando, se questo significasse anche restare soli in seno al Consiglio Comunale, la resistenza e resurrezione del CentroDestra Pellezzanese. GIOVANNI D’AGOSTINO