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REGIONALI 2015, CALDORO ED I DUBBI PER UNA CANDIDATURA SENZA IL CENTRO DESTRA DEL 2010

Il quadro offerto dal centro destra nel corso delle elezioni per il Presidente della Repubblica è, letteralmente, devastante. Forza Italia è alle prese con una crisi di identità senza precedenti, spaccato, diviso, frantumato, privo di una guida e con una classe dirigente che potrebbe, a tutti i livelli, essere sostituita. I partiti che compongono l’Area Popolare, appena ricevuto l’ordine di scuderia dal Premier Renzi, hanno fatto marcia indietro perdendo, completamente, credibilità e peso politico, lasciando intendere (tanto Nuovo Centro Destra che Udc) di voler lasciare invariate, anche a livello regionale, le alleanze che oggi esistono a Roma. Fdi e Lega, in maniera abbastanza chiara, hanno fatto capire di volersi proporre agli elettori come vera alternativa al centro sinistra, per costruire un nuovo polo di centro destra, a Roma come nelle Regioni. Ed allora ? Caldoro dinanzi a questa situazione, difficile e complicata, scioglierà definitivamente la riserva ?

 

I dubbi ci sono. E sono anche tanti. Perchè il Governatore della Campania, in piu’ di un’occasione, ha fatto capire di essere disposto a sostenere una nuova campagna elettorale a condizione di avere una coalizione identica, se non addirittura allargata, rispetto a quella del 2010. Condizioni che, ad oggi, non sembrano esseri.