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SCAFATI, IL CASO GESET. CUCURACHI (PD): “PER SCOPRIRLO BASTAVA UN MINIMO DI RESPONSABILITA’ “

altUn carrozzone clientelare, portato a Scafati dal Superconsulente dell’amministrazione, figlio della prima repubblica, indagato, mazzettaro e finanziatore della campagna elettorale del centro destra. Un appalto di gestione e riscossione dei tributi da piu’ di dieci milioni di euro, approfondito per mio volere nella Commissione Trasaparenza e Garanzia, per la mancata installazione degli impianti pubblicitari, che a tutt’oggi non sono ancora stati installati. Un contratto che andava risolto per inadempimento contrattuale e che e’ stato mantenuto in vita dal Dottore Cacchione, responsabile del Servizio Finanziario in virtu’ del ” Codice Di Saia “. Dal mio insediamento in consiglio comunale ho aperto gli occhi agli amministratori e alla Città sulla cattiva gestione e sugli abusi commessi. Si controllino gli assunti e i consulenti, si faccia finalmente chiarezza come ho fatto io. Non mi hanno fermato le lettere anonime e le intimazioni degli avvocati della Geset. Non occorreva la Commissione di Accesso ma un minimo di responsabilità.