SINDACI ITALIANI PIU’ LIBERI CON LA RIFORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI

Dopo la riforma del 2001, arriva la controriforma del 2021, voluta dal Governo Draghi ma sostenuta da quasi tutte le forse politiche in Parlamento, per liberare da una serie di vincoli i Sindaci d’Italia. Il provvedimento, innanzitutto, prevede un innalzamento del limite di popolazione per il terzo mandato: dai 3.000 attuali si passa ai 5.000 ma, in sede di approvazione della Legge Delega, è probabile che si arrivi fino ai 15.000 per renderlo omogeneo con il sistema elettorale. I sindaci, poi, potranno liberamente candidarsi per le Elezioni Politiche: viene eliminata il vincolo della incandidabilità – che portava spesso al giochetto delle dimissioni con il passaggio di poteri al Vice Sindaco – e viene introdotto il principio della incompatibilità, da fare valere solo successivamente all’elezione. Infine, la riforma tocca anche il tema dei Revisori dei Conti: stop al sistema del sorteggio in Prefettura, si torna alla elezione e si passa dal Revisore Unico al Collegio dei Revisori anche per i Comuni piu’ piccoli.