PARTITO DEMOCRATICO ALLO SBANDO: IN CAMPANIA TROPPI DUBBI IN VISTA DEL CONGRESSO

Il Partito Democratico, in Campania piu’ che nelle altre Regioni, deve ancora riprendere del tutto l’attività dopo la sberla dello scorso 4 Marzo. Ci sarebbe, ma il condizionale è d’obbligo, da celebrare il congresso regionale che si porta dietro tutta una serie di dubbi, a cominciare da quanti, in caso di scissione, resteranno all’interno del Pd. La situazione a Napoli è pessima, peggio ancora all’interno del Consiglio Regionale dove il partito del Governatore non riesce ad ottenere una interlocuzione chiarificatrice con il Presidente De Luca: a cominciare dalle nomine di nuovi eventuali assessori, per finire all’organizzazione sul territorio. Il Pd è allo sbando, soprattutto nelle province di Napoli, Caserta e Benevento. Ad Avellino, però, sta per esplodere un caso perchè numerosi dirigenti locali non hanno condiviso le scelte del Governatore e di alcuni suoi assessori in materia di ambiente: settembre, per il Pd, in Irpinia, sarà un mese caldo, anzi caldissimo. A Salerno, almeno in apparenza, tutto tace ma il fuoco cova sotto la cenere: all’orizzonte ci sono le Provinciali e, a detta di molti, questa volta, le decisioni prese all’interno della cerchia magica del Segretario Provinciale Vincenzo Luciano non saranno condivise a prescindere: focolai nell’agro, nella Valle dell’Irno ma soprattutto nel Cilento dove suona molto strano a tanti il silenzio di Franco Alfieri.