A quanto sembra non si placano ne i disagi ne le polemiche sullo “spartitraffico della discordia” che da circa due mesi caratterizza via Roma nel Comune di Bellizzi. Ad intervenire sul caso ci pensa il consigliere comunale del movimento “insieme per la Bellizzi che vogliamo” Angelo Maddalo che sembra un fiume in piena dichiarando: “purtroppo continuiamo ad assistere a disagi e continui cambi della viabilità pur di non ammettere che è stata commessa una sciocchezza, era proprio indispensabile questo spartitraffico?
Oltretutto di discutibile utilità, praticità e soprattutto sicurezza, visto che individuando percorsi alternativi si raddippia il tragitto aumentando i tempi affinchè un mezzo di soccorso giunga a destinazione. Inoltre abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti sulla fatturazione delle piantine e dei segnali, il cui numero di fatto non corrisponde alla fatturazione consegnataci, ovviamente siamo costretti ad inviare il tutto alla corte dei conti per fare chiarezza anche su tale aspetto. Siamo di fronte all’ennesimo atto di prepotenza amministrativa. Difatti mi sarei aspettato dal Sindaco della gente la rimozione dell’opera illegittima dopo le festività natalizie, visto che dalle fatture si evince che i componenti dello spartitraffico sono addobbi natalizi, compresi quei pannelli che indicano il senso di marcia ed il limite di velocità. Certo questo lascia capire il modo di operare approssimativo di questa amministrazione che fa de pubblico come fosse privato. Inoltre a quanto pare l’ordinanza purché sia efficace, prevede la segnaletica che indichi il percorso per i mezzi di soccorso, segnaletica tuttoggi assente quindi lascia intendere che il manufatto non è nemmeno omologato e soprattutto per il vezzo di qualcuno rischiamo tutti la vita visto che una ambulanza di li non ci può passare più. Per questo continuiamo senza sosta alcuna a denunciare la vicenda agli organi competenti affinchè quella struttura venga rimossa oppure resa conforme al codice della strada e state tranquilli che ci riusciremo infatti dopo il nostro intervento si inizia a parlare di regolarizzare quello scempio”.
