CAVA DE’ TIRRENI. BASTOLLA: “LA MAGGIORANZA DI SERVALLI NON HA VOTATO PER STRIANESE”

Il segnale sulla manifesta incapacità del sindaco Servalli era giunto, a chiare lettere, in fase di scelta della candidatura del centro sinistra per la poltrona di Presidente della provincia: il veto di De Luca senior al primo cittadino di Cava per occupare il ruolo principale a palazzo S.Agostino.
Assistere, poi, alla percentuale più bassa di tutta la provincia, a favore dell’eletto Strianese, in quel di Cava, è la dimostrazione che ormai l’Amministrazione metelliana è ostaggio di uomini, dichiaratamente di centro destra, e non solo, che siedono nell’assise comunale con ruoli anche strategici (leggasi Del Vecchio assessore alla sicurezza – UDC) che ne condizionano scelte, purtroppo deleterie per la città.

Ormai è ora che il Sindaco, il capogruppo e i consiglieri di maggioranza si facciano un
esame di coscienza, che abbandonino questo percorso che sta portando la città all’auto
distruzione, colpa solo e soltanto di Servalli, che detiene ancora tra le sue mani una serie
infinita di deleghe a discapito delle esigenze della città.
E’ ora che gli si trovi, sempre al primo cittadino, una sistemazione per il futuro, come si è
fatto, tempo addietro con l’ex sindaco Fiorillo, delegato quest’ultimo alla presidenza di
Salerno Pulita.
Insomma, a Cava l’UDC flirta con il centro sinistra, e garantisce i numeri di una
maggioranza ibrida, mentre in Provincia sta con lo schieramento opposto, un danzatore
(Del Vecchio) di rara abilità, capace di trovare il compagno di ballo più idoneo per celebrare
matrimoni, senza passare da divorzi o separazioni.
Assistere al balletto, anzi al valzer delle idee politiche che navigano nell’oscura mente di
questo aspirante occupante poltrone, è umiliazione per chi crede nella coerenza e nella
logica di una linea politica che non muti direzione ad ogni variazione di sondaggi.
Leggo stamane che il neo Presidente della Provincia voglia attribuire delle deleghe pesanti
per il Sindaco Servalli.
Non penso che con la delega avuta ai lavori pubblici si sia distinto per risultati raggiunti.
Si leggano bene i risultati elettorali soprattutto dal 4 marzo in avanti, i grossi fiaschi
amministrativi (come alcune gare importanti andate deserte) che impongono uno “
stop
quanto meno agli incarichi e/o alle deleghe, evidenziando che in città non è più
maggioranza.