Antonio Cammarota e Antonio Iannone

C’ERAVAMO TANTO AMATI

Antonio Cammarota e Antonio IannoneDOPO LE “PICCONATE” DEL CONSIGLIERE PROVINCIALE I VERTICI DEL PDL CHIUDONO AD OGNI IPOTESI DI TRATTATIVA. SI VA VERSO UNA ROTTURA DEFINITIVA
– Dopo Antonio Fasolino, il nuovo caso all’interno del Partito del Popolo della Libertà, quello del capogruppo alla provincia ANTONIO CAMMAROTA, ha aperto un dibattito ed uno scambio di battute sulla posizione dell’avvocato salernitano, che ha posto un problema di metodo, circa le nomine e le scelte che i vertici del PDL della provincia di Salerno, hanno operato negli ultimi tempi. Non accettiamo la politica dei ricatti, dice questa mattina il coordinatore del partito ANTONIO IANNONE, che sottolinea come dell’atto ufficiale delle dimissioni da capogruppo non c’è traccia al protocollo della provincia.
Iannone, che già in occasione delle elezioni amministrative, aveva recuperato la posizione di Cammarota che si era avvicinato al Ministro Mara Carfagna.
Il Presidente della Provincia Cirielli sfiora l’argomento “Cammarota”, dicendo che è “in attesa di conoscere il partito al quale il consigliere provinciale aderirà”.
Intanto Antonio Cammarota mantiene, dopo le esternazioni della serata di sabato, la consegna del silenzio, in attesa di conoscere le reazioni all’interno del PDL ma anche per guardarsi intorno e comprendere quali mosse politiche attuare.
La crisi nel rapporto con il PDL, di chi, fino a sabato ricopriva l’incarico di capogruppo alla Provincia, è l’ultima in ordine di tempo: il primo a rompere gli indugi, muovendo pesanti critiche alla gestione interna del partito del Popolo della Libertà era stato Salvatore Gagliano, che aveva lasciato il PDL per approdare all’Unione di Centro.
Crisi vissuta e poi rientrata invece per un altro ex di AN, l’avvocato Michele Sarno, che oggi ricopre il ruolo di coordinatore provinciale di Futuro e Libertà per l’Italia, ma che alle ultime elezioni comunali con un suo candidato di bandiera ha sostenuto Anna Ferrazzano.

Lascia un commento