CONCORSO STRAORDINARIO FARMACIE ANCORA BLOCCATO: “SOLO PROCLAMI DEI POLITICI”

“Alla consegna del Caduceo d’oro al Teatro San Carlo, in data 13 Dicembre, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dichiarava per l’ennesima volta che a Gennaio 2022 si sarebbe concluso il Concorso Straordinario per Titoli per l’assegnazione di 190 sedi farmaceutiche per privato esercizio, bandito nel gennaio 2012 e convertito in legge il 24 Marzo dello stesso anno. Con tale concorso, che seguiva alla Legge sulla Liberalizzazione, il Ministero della Salute, in accordo con le Regioni, si impegnava a garantire l’accesso al mondo del lavoro a circa 30000 nuovi farmacisti, di cui 1400 per la sola Regione Campania riducendo il quorum di una farmacia da 5000 a 3300 abitanti per comune.”

Lo scrivono i rappresentanti del Comitato dei Vincitori di Concorso. 

“Il Concorso si sarebbe dovuto concludere entro 12 mesi. In tutte le regioni l’iter è stato lungo ma attualmente concluso, fatta eccezione per la Regione Campania , fanalino di coda anche in questa circostanza. Infatti, la graduatoria definitiva è stata pubblicata nel gennaio del 2020, dopo una preventiva pubblicazione  di una graduatoria fittizia e provvisoria avvenuta 12 mesi prima. L’attesa graduatoria definitiva ha dato il via ad una serie di ricorsi che hanno bloccato ulteriormente la procedura concorsuale e che sembrerebbe,  il condizionale è d’obbligo, volgere al capolinea dopo ulteriori 2 anni. La Regione, infatti, ha dichiarato di apprestarsi a pubblicare la graduatoria definitiva, recependo le sentenze emesse in questi 2 anni, ma mettendo in discussione una serie di elementi fondanti che favorirebbero ancora una volta nuove ed ulteriori azioni legali. Già in data 20 ottobre, in una nota ufficiale, il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Benevento, Maurizio Manna, richiamava Il presidente della Regione a porre maggiore attenzione al Concorso e gli chiedeva di intervenire politicamente al fine avviare le procedure di interpello. Purtroppo, Lo stesso Manna anticipava nella nota, che questa manovra avrebbe portato al fiorire di nuovi ricorsi qualora non fossero state poste le dovute attenzioni alle richieste di tutti i ricorrenti.

Le tempistiche del concorso, delle peggiori tradizioni, sono dettate da un lato dalle lungaggini amministrative e dalle discutibili competenze dei dirigenti preposti, dall’altro, visti i continui errori, alla volontà di allontanare il più possibile le nuove aperture, garantendo di fatto i già titolari di farmacia, ben rappresentati in tutte le sedi istituzionali.  Sembrerebbe che la volontà superi le incapacità, tutelando così lo status quo e ledendo di fatto il lavoro di onesti professionisti che aspettano ormai da tempo che un loro diritto venga sancito.

I partecipanti al concorso, come già evidenziato in una nota inviata al presidente della Regione, si auspicano che le istituzioni prendano atto al più presto, non solo delle sentenze emesse ma anche delle memorie difensive prodotte dalla Regione stessa in altri ricorso e non discussi nel merito; infine e dopo quasi 10 anni,  che la regione prenda atto e comunichi  tutte le incompatibilità esistenti nella graduatoria e provveda da subito a  escludere coloro i quali nel corso degli anni abbiano perso il diritto. Qualora ciò non avvenisse il concorso non si potrà ritenere concluso, come dichiarato dal Presidente De Luca, e i 1400  farmacisti aspiranti, resteranno in attesa di ulteriori approfondimenti e valutazioni giuridiche.

In questa fase di emergenza sanitaria, i cittadini Campani saranno i più penalizzati perchè privati di un servizio farmaceutico distribuito in maniera più capillare, e che vede nelle farmacie ilprimo presidio sanitario sul territorio.

E’ il momento che la Regione e le istituzioni preposte diano effettivamente prova di efficienza , tutela e rispetto per i professionisti in attesa e per i suoi cittadini.”