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EVA LONGO ALLA CITTA’: “COMUNALI A SALERNO ? IO SONO PRONTA PER CANDIDARMI”

Per lei non è stato aggiunto un posto al tavolo del centrodestra, nonostante Eva Longo, vice capogruppo a Palazzo Madama di Alleanza liberalpopolare-autonomie, sia l’unica esponente di spicco del movimento che fa capo a Denis Verdini in tutto il salernitano.

 

I leader di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Nuovo Psi, Udc e Noi con Salvini, infatti, si sono dimenticati, chissà se scientemente oppure a causa di una temporanea amnesia, di invitarla alla riunione che si è svolta ieri pomeriggio, nella sede di via Roma di Fdi. «Se mi avessero chiamata – confida Longo – ci sarei andata». E probabilmente la sua partecipazione avrebbe prodotto effetti pirotecnici, in quanto sicuramente il suo intervento avrebbe spiazzato tutti. Perchè la senatrice, nell’ambito del primo summit, avrebbe rilanciando la sua idea di proporsi »candidato sindaco a Salerno». Una provocazione, ci tiene a sottolineare più volte l’ex primo citatdino di Pellezzano, che, però, nasconde più di una verità. Perché la parlamentare, a dispetto di tutto e tutti, anche se non lo dice apertamente, sarebbe seriamente intenzionata a concretizzare quella che, per ora, resta solo un’ipotesi. Soprattutto , qualora si dovessero materializzare determinate condizioni che darebbero il là alla sua discesa in campo. «Io mi assumo sempre – chiosa – le mie responsabilità» Al contrario degli altri, sostiene la senatrice «che si candidano sapendo di essere perdenti, solo per ottenere un posto in Consiglio comunale». Longo, tuttavia, affinché possa concretizzarsi l’eventualità di un suo coinvolgimento diretto, pone un vincolo: la coalizione da lei capitanata dovrà essere «espressione autonoma, al di fuori dei partiti». Troppo limitativo circoscrivere una sua possibile partecipazione alle prossime amministrative in città solo al centrodestra. «Mi stimano – evidenzia Longo – anche gli elettori di centrosinistra». Anche perché i futuri scenari nazionali potrebbero spalancare orizzonti fin’ora inimmaginabili e inesplorati. E “Ala” potrebbe scegliere di perseguire altre strade e, soprattutto, di sancire alleanze alternative, magari proprio col centrosinistra, nei comuni in cui nel 2016 si andrà al voto. «Abbiano discusso di possibili apparentamenti con altre forze politiche e lo faremo anche la prossima settimana – confida la senatrice – anche se noi siamo e resteremo di centrodestra, ma non escludiamo, laddove ci siano le condizioni, di appoggiare altre coalizioni». E Salerno, a conti fatti, è una delle città che potrebbe rientrare proprio in questa tipologia. «In città – rimarca Longo – la guerra all’ex sindaco Vincenzo De Luca, che comunque continua a muovere i fili e deciderà pure chi sarà il suo successore, non deve essere portata avanti per partito preso. Questa strategia non produce risultati e non rientra in nessuna logica, in quanto, nel bene o nel male, l’attuale governatore della Campania ha cambiato il volto di Salerno, dandole tanta visibilità». Dall’altra parte, invece, c’è ilvuoto e gli ultimi proclami dei partiti di centrodestra, a detta della Longo, contribuiscono ancora di più a confondere gli elettori. «Sostenere che si debba cercare un candidato che sia espressione del mondo civile e, dunque, che non abbia la tessera di nessun partito – rileva la senatrice – significa certificare e sottoscrivere il fallimento dei dirigenti politici. E soprattutto riconoscere come nessuno degli iscritti, abbia le capacità di amministrare. In pratica è come se si disconoscesse il proprio partito e il lavoro di tutti di tutti gli attivisti». Un ricorso ad aiuti “esterni” che, secondo Longo, denota pure un altro difetto preoccupante: «l’assenza – conclude la parlamentare – di personalità di spicco all’interno del centrodestra salernitano, che abbiamo la forza e la capacità di assumersi le responsabilità e di proporsi come candidati sindaco».

 

tratto da La Città di Gaetano de Stefano