IN ITALIA CRESCE L’ALLARME POVERTA’: BIMBI A RISCHIO SEMPRE PIU’ NUMEROSI

I dati dell’Eurostat sulla povertà in Italia irrompono nella campagna elettorale per le Politiche del 25 Settembre. Numeri impietosi, i peggiori, mai registrati in Italia, dal 1995. Ed a pagare le conseguenze della crisi economica sono, soprattutto, i bambini.

Il tasso di rischio di povertà, ovvero la percentuale delle persone che hanno un reddito inferiore al 60% di quello medio disponibile, in Italia è salito passando dal 20% del 2020 al 20,1% del 2021, per 11,84 milioni di persone coinvolte.

Lo si legge nelle ultime tabelle Eurostat, secondo cui la percentuale sale al 25,2% (14,83 milioni) se si considerano anche le persone a rischio di esclusione sociale, ovvero quelle che sono a rischio di povertà o non possono permettersi una serie di beni materiali o attività sociali o vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa.

Oltre un quarto dei bambini italiani con meno di sei anni vive in famiglie a rischio di povertà, ovvero con redditi inferiori al 60% di quello medio disponibile.