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LEGGE ELETTORALE: NEL PD TONINO CUOMO VUOLE LE PREFERENZE

“Magari si tornasse alla preferenze, mi candiderei con una sicurezza assoluta di poter ottenere moltissimi consensi”. E’ il senso di una conversazione-intervista, realizzata in riva al mare, tra le cristalline acque di Marina di Camerota dove, per gli ultimi giorni di relax, si trova anche il parlamentare salernitano del Partito Democratico TONINO CUOMO.

 

Uomo della Prima repubblica, socialista DOC cresciuto alla corte di Carmelo Conte, poi Forzista della prima ora con Berlusconi ed infine, dopo diversi passaggi e transiti, giunto all’interno del Partito Democratico. Eppure la voce di CUOMO pare essere fuori dal coro dei suoi colleghi di partito che, almeno per quanto riguarda quelli eletti in provincia di Salerno, non sembrano avere le idee chiare sulla futura legge elettorale così come ce l’ha il parlamentare eburino. “Con il voto di preferenza”, continua CUOMO tra un’onda e l’altra, “sono convinto di non avere rivali, anche perchè il mio è stato un mandato all’opposizione ma fatto tra la gente e tra le segreterie”. Intanto un suo collega, eletto nell’altro fronte politico, ha gi dichiarato di rinunciare a qualsiasi velleità elettorale se si dovesse tornare al voto personale: si tratta di PASQUALE VESSA che, proprio ieri, da IL ROMA, ha fatto il suo grande annuncio. Nel PD c’è qualcuno pronto a sposare la linea di TONINO CUOMO ? Uomo di preferenze, lo è stato, prima alle provinciali e poi alle Europee ALFONSO ANDRIA, attuale Senatore della Repubblica che, però, da tempo non si misura con un voto “popolare”. Fu eletto, invece, con il sistema dei collegi uninominali l’attuale deputato del Partito Democratico TINO IANNUZZI che, però, non ha mai avuto un impatto diretto con il difficile ma gratificante sistema del voto di preferenza. Che dire, poi, di GUGLIELMO VACCARO ? Eletto con il “Porcellum”, in precedenza si era cimentato con il sistema elettorale delle Regionali, dove la battaglia non è solo quella di conquistare un voto di preferenza ma farlo all’interno di un agguerrito gruppo di “amici di partito”. Lontano da una discesa in campo di persona per la conquista dei voti e dei consensi l’altro deputato del Partito Democratico eletto in provincia di Salerno: FULVIO BONAVITACOLA, grande esperto dei sistemi elettorali, a cominciare da quello per le amministrative che tante soddisfazioni gli regalò negli anni ’80 e ’90. Forse, però, è passato troppo tempo.

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