MERCATO SAN SEVERINO. L’ASSESSORE ENZA CAVALIERE CHIARISCE LA VICENDA TRIBUTI

“In riferimento ad un post pubblicato nella giornata di ieri da alcuni consiglieri comunali e che fa seguito ad un altro post pubblicato la scorsa settimana, riteniamo di dover fornire alcune doverose precisazioni per dovere di trasparenza e correttezza verso i cittadini, confusi e spaventati (in questo caso SI!) da notizie demagogiche, prive di minimi fondamenti di verità e di conoscenza delle norme che regolano la macchina amministrativa.
Il momento storico richiederebbe agli Amministratori di avere rispetto del mandato conferitogli dai cittadini e di collaborare, ancora con maggiore senso di responsabilità, per un percorso di crescita per la nostra Città, ma ahinoi questo è………..”
Lo scrive Enza Cavaliere, assessore comunale di Mercato Severino con delega ai tributi comunali. 

Innanzitutto occorre precisare che, come riportato dalla comunicazione sul sito istituzionale dell’Ente del 21 gennaio scorso, l’Ufficio Tributi del Comune di Mercato S. Severino ha provveduto ad inviare “solleciti di pagamento” e non “avvisi di accertamento” che, a differenza dei primi, riportano sanzioni ed interessi.
Si è proceduto a tali invii secondo quanto previsto regolamento IUC approvato in consiglio comunale il 6/08/2014, e lo si è fatto per le imposte relative gli anni 2015 e 2016 in quanto, in riferimento all’annualità 2015, obbligati dal rischio di prescrizione scadente al 31/12/2020.
Sempre a titolo di trasparenza verso i cittadini precisiamo che tale attività di invio, è stata svolta congiuntamente per entrambi gli anni, al fine di evitare di doppiare il costo di spedizione che, nel totale, ammonta a circa 15.000 Euro e non a 40.000 Euro come qualcuno ha inteso di poter far credere ai cittadini.
Quanto poi agli interventi dello Stato centrale in materia di agevolazioni concedibili dagli Enti in tema di procedure di riscossione, informiamo che, sull’argomento, non è ancora intervenuta nessuna norma mentre quelle annunciate, e ribadiamo NON ANCORA ADOTTATE, sono relative alla riscossione coattiva su annualità non PRESCRITTE, da qui anche la necessità di evitare la prescrizione dell’annualità 2015.
Si segnala inoltre, e lo si ricorda agli autori del post, che a partire dalle bollette emesse a giugno per l’annualità 2020, è stata introdotta la sezione “Comunicazioni con il contribuente” in cui sono già riportate le annualità non pagate dal 2015 al 2019. Questo al fine di dare la possibilità al contribuente di avere tutto il tempo necessario per produrre eventuali controdeduzioni.
Si ricorda altresì che per tali bollette, si è ampliata la possibilità di rateizzazione portando le rate da 3 a 4 con l’ultima scadente nel 2021 e sono stati introdotti sconti per le attività colpite dalle interdizioni dei vari DPCM.
In merito alle differenze emerse su importi anche esigui, si informa che tale episodio è dipeso dalla scelta dell’Ente, avvenuta nel 2016, di affidare all’esterno la produzione e l’emissione dei ruoli. Ciò ha comportato un disallineamento tra i database, tema sul quale l’Amministrazione è intervenuta e sta intervenendo cercando di garantire la massima integrazione tra i database eliminando quanto più possibile tali errori.
Altra precisazione doverosa e forse superflua, se consideriamo che il post è a firma di Amministratori in carica oramai da diversi anni, è che tale attività non è né un artifizio contabile né uno strumento di “aggiustamento” del bilancio.
I signori Consiglieri nella loro lunga attività consiliare e nella loro oramai consolidata attività in seno alle Commissioni Consiliari, avranno oramai sicuramente ben presente come tali importi siano stati già inseriti nei bilanci di competenza, e quindi nei bilanci delle annualità 2015 e 2016, e che attualmente, come avviene per tutte le imposte non di competenza dell’esercizio, sono contenute nella voce “Residui Attivi”.
Ci meravigliamo della superflua precisazione visto che, questi bilanci 2015 e 2016, sono stati regolarmente approvati da alcuni dei consiglieri che oggi parlano di “equilibrismo” di bilancio.
Aggiungiamo che questa attività consentirà invece di effettuare l’ennesima “pulizia” di bilancio in ordine ad eventuali rettifiche dovute per importi non più dovuti dai contribuenti o non più esigibili.
Quanto al termine di proroga precisiamo che i solleciti sono stati inviati a fine novembre (ricordiamo un post simile anche in quel periodo da altro Gruppo di opposizione) e che c’è ancora tempo per sistemare o chiarire la propria posizione recandosi presso gli Uffici Comunali o inviando una mail.
A tal fine è stato disposto che un dipendente dell’Ufficio TARI sia disponibile presso l’URP del Comune per fornire chiarimenti ed assistenza alle istanze dei contribuenti.
Infine, in merito al tema della rateizzazione, si precisa che, come previsto dal Regolamento delle Entrate Tributarie (Art. 48 comma 7), la stessa è possibile per la parte di riscossione coattiva che, tuttavia, non è ancora iniziata proprio al fine di dare la possibilità ai contribuenti di rientrare del loro debito senza ulteriori aggravi di interessi e sanzioni.
Chiudiamo con l’ennesima e superflua precisazione all’ennesima e superflua apoteosi di demagogia che ha “travolto” anche le attività delle Politiche Sociali che, in particolare in questo periodo di pandemia, vanno solo elogiate per le innumerevoli attività messe in campo per aiutare chi davvero è in difficoltà.
L’Assessore alle Entrate Tributarie
Enza Cavaliere