PONTECAGNANO FAIANO. GIUSEPPE BISOGNO: “ECODISTRETTO, UN REGALO NON RICHIESTO”

“Il tema Ecodistretto va affrontato con chiarezza e trasparenza e non con la finta partecipazione.
La strategia del silenzio utilizzata fino a pochi giorni fa dall’amministrazione ha reso ormai esplicito il fatto che il progetto che prevede la realizzazione di un impianto di compostaggio da trentamila tonnellate di rifiuti sul nostro territorio è in realtà un “regalo” già pronto ed impacchettato per la nostra comunità.”
Lo scrive l’imprenditore e già Vice Sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Bisogno, oggi Presidente della Fondazione Picentia. 

Un “regalo” non richiesto né annunciato nel corso della campagna elettorale dell’attuale sindaco Lanzara che avrà un impatto notevole e di lunga durata sul territorio e la sua vocazione.
La mia opposizione all’insediamento dell’impianto non è di natura ideologica e non muove, come qualcuno vorrà far credere, da motivazioni di opportunità politica.
Ho sempre fatto e farò sempre la mia parte.
Al contrario, ritengo che la battaglia per fermare il progetto Ecodistretto rappresenti una sfida per il futuro della comunità e dei nostri giovani: un punto di partenza per capire realmente in quale direzione portare Pontecagnano Faiano da qui al 2030.
Penso non vi sia la necessità di realizzare un impianto così impattante avendo a pochi passi dal nostro confine un impianto di compostaggio funzionante e, a detta della società che lo gestisce, sottoutilizzato.
È stato totalmente sbagliato, inoltre, individuare la zona industriale di Pontecagnano Faiano quale area idonea per l’insediamento dell’impianto.
Questo per due ordini di motivi: la vitalità della nostra zona industriale, caratterizzata dalla presenza di aziende leader nel settore della logistica e del packaging; la vocazione agroalimentare che ci ha resi famosi nel mondo e che subirebbe un contraccolpo non indifferente qualora il progetto entrasse nella sua fase esecutiva.
Non ci sto ad immaginare che la nostra terra, fatta di eccellenze e caratteristiche uniche, divenga il polo dei rifiuti.
Mi solleva che tali ragioni siano condivise da molti cittadini e da una larga parte del mondo produttivo ed associativo della nostra città.
Per chi abita e abiterà Pontecagnano Faiano,per tutti le figlie e i figli di questa terra, per loro e non per altri abbiamo il dovere di immaginare un futuro diverso, senza voltarci dall’altra parte.