L’approvazione definitiva dell’elenco dei nomi in corsa per le elezioni primarie di Collegio del PD in Provincia di Salerno ha scatenato polemiche nell’ambito del partito per la sostanziale egemonia del gruppo riconducibile a Vincenzo De Luca. Sinceramente non comprendiamo i motivi di questa posizione, considerato che il primo cittadino di Salerno aveva, ed ha, tutte le ragioni per chiedere ed ottenere qualsiasi cosa nell’ambito del PD.
I motivi ? Prima di tutto i risultati ottenuti sul territorio. Allergico alla “politica politicante”, questa volta DE LUCA ci ha messo la faccia: prima con le Primarie del centro sinistra, poi con una campagna elettorale che lo vede in campo, in trincea. Avere DE LUCA in campo, per tutto il PD, rappresenta un valore aggiunto, che ha un costo: di carattere politico. Lasciare le mani libere al sindaco nelle scelte territoriali. E DE LUCA lo ha fatto, nell’ambito delle regole, facendo valere il suo peso specifico nell’ambito del partito.
A ben guardare non ha neppure travalicato i limiti del buon senso politico: in lista avrebbe potuto chiedere (ed ottenere) la presenza di uomini a lui direttamente riconducibili, come qualche assessore comunale, ma non lo ha fatto.
