SCAFATI, DIMISSIONI DI SAIA. CUCURACHI: “IL PD LE AVEVA CHIESTE A CANTONE NEL 2014”

“Apprendo dai giornali che la Dott.ssa Immacolata Di Saia, Segretaria Comunale di Scafati, alla ribalta della cronaca per accuse di associazione mafiosa, scambio di voti, abuso d’ufficio, concussione e corruzione insieme con il Sindaco, Dott. Aliberti Pasquale, si e’ dimessa da Responsabile dell’ Anticorruzione del Comune di Scafati e ha fatto bene, perche’ chi e’ indagato per reati cosi’ gravi non puo’ ricoprire tale incarico di estrema importanza.” E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Scafati Marco Cucurachi.

 

“Peccato, pero’, che il Partito Democratico, a mezzo dei suoi consiglieri comunali, segnalo’ nel 2014 tale inopportunita’ all’Autorità Nazionale Anticorruzione, Presieduta da Cantone, che condivise pienamente le legittime osservazioni, fondate sul peculiare ” curriculum ” della Supersegretaria, gia’ Direttrice Generale del Comune con stipendio da 200.000,00 euro all’anno e ritenne inopportuno che la stessa ricoprisse tale incarico. Peccato che il Sindaco, in un Consiglio comunale del marzo 2015, richiesto dal Partito Democratico sulla questione della rimozione della Di Saia, difese le ragioni della nomina in maniera viscerale, ritenendo la stessa persona idonea e competente. Peccato che, alla luce dei fatti, il Partito Democratico aveva visto giusto. Adesso, pero’, faccia, la Dott.ssa Di Saia, un ulteriore sforzo e protocolli le sue dimissioni da Segretaria Comunale, aiuti gli inquirenti a ricercare la verita’, perche’ soltanto cosi’ potrà dimostrare la sua innocenza, costituzionalmente garantita fino al terzo grado di giudizio.”