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SCAFATI, LA MAGGIORANZA DI ALIBERTI APPROVA L’EMENDAMENTO DEL CONSIGLIERE PD CUCURACHI

La maggioranza di Pasquale Aliberti approva l’emendamento del Pd ma lo maschera come un proprio provvedimento. E’ quanto accaduto nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Scafati nella serata di ieri. Il Consigliere Comunale Marco Cucurachi ha fatto le pulci al bilancio di previsione 2015.

 

 

Sul piano prettamente tecnico e contabile il bilancio è esattamente uguale a quello del 2014 e cioè:  superficiale, senza coerenza con i documenti di programmazione dell’ente, omissivo rispetto a debiti certi esistenti ( debiti verso le partecipate) e ad opere in corso (area PIP), sovradimensionato in termini di spesa rispetto alle reali possibilità dell’Ente.
Potremmo dire, cioè, le stesse cose che abbiamo detto per il bilancio 2014 cambiando esclusivamente l’anno di riferimento e qualche cifra.
Per il bilancio 2014 abbiamo prodotto una corposa relazione, l’abbiamo inviata alla corte dei conti e ne attendiamo il riscontro che è prossimo ad arrivare, quindi riteniamo inutile fare lo stesso anche quest’anno per cui ci limitiamo solo ed esclusivamente ad illustrare le ragioni politiche che ci impediscono di dare un voto favorevole a questo bilancio anche se non possiamo non sottolineare le gravi carenze tecniche che lo caratterizzano e cioè:
a) omette di considerare, ancora una volta, i debiti che l’ente ha nei confronti degli organismi partecipati (805.521,29 verso il consorzio farmaceutico, 21.680,67 verso l’agenza locale per lo sviluppo, 1.910.380,00 verso il consorzio di bacino sa1, circa 400.000,00 verso AGROINVEST SPA, etc. etc..)
b) non vi è alcun raccordo tra il bilancio 2015 dell’ente e quello della Scafati Sviluppo per la quale addirittura non presenta alcun bilancio in visione nemmeno ai revisori dei conti…
c) omette di riportare la somma di € 27.092.183,00 destinata, e già debito certo, all’urbanizzazione area PIP né come a carico dell’Ente (cosa certa) né come trasferimento da UE per il tramite Regione Campania (cosa sbandierata ma non certa)
d) affida ancora una volta parte degli investimenti, e anche ad onor del vero parte delle spese correnti preventivate, ad un’alienazione di immobili comunali ripetuta per l’ennesima volta e che è diventata una telenovela programmata ma mai prodotta.
e) persegue nella logica del riconoscimento dei debiti fuori bilancio non attraverso delibere consiliari ma attraverso addirittura Determine dirigenziali, violando in tal modo non solo i dettami ex art. 194 TUEL 267/2000 e s.m.i. ma anche, ovviamente, l’obbligo di inviare ogni debito riconosciuto alla Corte dei Conti per i controlli e sottraendo detto riconoscimento addirittura all’obbligato parere del collegio dei revisori..
f) non finanzia, con stanziamento previsionale, l’ulteriore somma di € 137.799,39 di debiti fuori bilancio comunicati dal responsabile del servizio finanziario dopo la chiusura dell’esercizio 2014.
Potremmo continuare all’infinito ma ci asteniamo per carità di patria, preferendo invece evidenziare le ragioni politiche del nostro no al bilancio, un bilancio che ancora una volta dimostra il fallimento politico e gestionale di questa amministrazione che lascia in eredità debiti mastodontici per le possibilità dell’Ente, deficit spaventosi di cassa, decine di milioni di crediti irrecuperabili finalmente stralciati dai residui attivi solo perché obbligo normativamente imposto, finanziamento di quote e spese obbligatorie con proventi aleatori e di sicura inaffidabilità realizzativa.
Ma soprattutto questi sconquassi, che riverbereranno i propri effetti negativi sui prossimi anni, sono stati provocati nonostante una pressione tributaria che ha raggiunto il massimo possibile e che non diminuisce in concreto e realmente al di là dei proclami mediatici del Sindaco e dell’Assessore.
La TARI 2015 produce un gettito pari a € 11.113.000,00 uguale a quello 2014 che è stato pari ad € 11.132.000,00.. Quindi nessuna riduzione delle tariffe a carico dei cittadini ma solo una redistribuzione del carico tributario dalla categoria delle utenze domestiche a quelle delle utenze commerciali.
L’IMU 2015 prevede introiti superiori a quelli del 2014 per € 1.212.751,00, la TASI è rimasta inalterata, addirittura si prevede una strage relativamente alle sanzioni al CDS che passano da 150.000,00 euro accertati nel 2014 a 637.000,00 nel 2015.
Tutto questo non perché sono previsti nuovi servizi, nuovi investimenti utili per la città e per la comunità, ma perché è necessario accontentare le manie di grandezza e di necessità elettorali del Sindaco e della sua amministrazione come dimostra ad esempio la spesa per lo staff del sindaco e quella per informazione e pubblicità piuttosto che quella per contributi elargiti a iosa.
Tutto questo perché occorre far fronte ai debiti delle partecipate e a quelli derivanti da sentenze di condanna dell’ente sistematicamente occultate e non inviate alla Corte dei Conti.
Una situazione di cassa disastrosa che nel 2014 ha ridotto il ricorso all’anticipazione di tesoreria solamente perché l’Ente ha utilizzato i fondi Cassa Depositi e Prestiti per il pagamento delle passività pregresse e lo ha fatto in maniera impropria tanto è vero che a fronte di un fondo cassa al 31.12.2014 pari ad € 3.009.838,08 sussistono fondi vincolati ancora da ricostituire pari ad € 11.528.633,69… E quando mai li ricostituirete tutti questi fondi…
Ed è un bilancio tanto raffazzonato e incongruo che addirittura finanzia quota parte della prima annualità del maggior disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui al primo gennaio 2015 con parte dei proventi derivanti da alienazione immobiliare.
Ora a parte il fatto che per legge i proventi da alienazione immobiliare sono destinabili esclusivamente a spese di investimento (mentre la quota di cui trattasi è spesa corrente), finanziate una spesa certa con un provento aleatorio e di là da venire alterando irrimediabilmente l’equilibrio di bilancio.
Ma tant’è, siete abituati a questi artifici contabili senza sostanza e facilmente smascherabili, ma soprattutto siete alla canna del gas come Ente e come partecipate unipersonali.
Pensiamo e ci riferiamo alla Scafati Sviluppo che avete finanziato nel 2015, pur in presenza di impedimenti  normativi derivanti dall’avere la stessa tre bilanci consecutivi in perdita, con ulteriori 200.000,00 euro finora e portando il credito vantato dal comune nei confronti di essa a circa 800.000,00.
State boccheggiando e vivete di espedienti e senza una programmazione strategica effettiva pur sapendo che la grave situazione finanziaria dell’Ente richiederebbe una presa di coscienza seria e responsabile anche per far fronte alle catastrofi che stanno per abbattersi sull’Ente entro fine anno 2015 considerato che per quella data sarà impossibile completare opere rilevanti del piano PIU’ EUROPA (polo Scolastico, etc.) con il serio e concreto rischio di dover restituire i finanziamenti ottenuti, così come sarà chiaro che l’Ente dovrà far fronte con propri fondi (che non ci sono) agli oneri di urbanizzazione (espropri) per la realizzazione del PIP…
Eppure pensate solo ed esclusivamente a rimodulare la giunta, ad occupare poltrone ovunque possibile, a promettere e poi ancora a promettere… Siete il nulla assoluto, vivete alla giornata e commettete illegittimità su illegittimità come quella di procedere ad assunzioni in STAFF pur essendovi vietato dal fatto che non avete rispettato, nel 2014, l’indicazione dei tempi medi di pagamento… ma a voi non importa nulla avviluppati come siete, ormai, in una guerra che al di là del capo sempre più messo in discussione è pur sempre una lotta tra bande.
Signor Sindaco, signori assessori, signori consiglieri della maggioranza ed aggregati dell’ultima ora, siete alla frutta e non vi rendete conto nemmeno che il popolo di scafati è stanco, è sfiduciato e sarà capace di colpirvi allorchè andrete alle elezioni…
Non protraete ulteriormente quest’agonia, sciogliamo il consiglio comunale e ritorniamo alle urne.. ora e subito… abbiate la forza di rendere almeno un favore a questa città che non vi sopporta più..

Sul piano prettamente tecnico e contabile il bilancio è esattamente uguale a quello del 2014 e cioè:  superficiale, senza coerenza con i documenti di programmazione dell’ente, omissivo rispetto a debiti certi esistenti ( debiti verso le partecipate) e ad opere in corso (area PIP), sovradimensionato in termini di spesa rispetto alle reali possibilità dell’Ente.Potremmo dire, cioè, le stesse cose che abbiamo detto per il bilancio 2014 cambiando esclusivamente l’anno di riferimento e qualche cifra.Per il bilancio 2014 abbiamo prodotto una corposa relazione, l’abbiamo inviata alla corte dei conti e ne attendiamo il riscontro che è prossimo ad arrivare, quindi riteniamo inutile fare lo stesso anche quest’anno per cui ci limitiamo solo ed esclusivamente ad illustrare le ragioni politiche che ci impediscono di dare un voto favorevole a questo bilancio anche se non possiamo non sottolineare le gravi carenze tecniche che lo caratterizzano e cioè:a) omette di considerare, ancora una volta, i debiti che l’ente ha nei confronti degli organismi partecipati (805.521,29 verso il consorzio farmaceutico, 21.680,67 verso l’agenza locale per lo sviluppo, 1.910.380,00 verso il consorzio di bacino sa1, circa 400.000,00 verso AGROINVEST SPA, etc. etc..)b) non vi è alcun raccordo tra il bilancio 2015 dell’ente e quello della Scafati Sviluppo per la quale addirittura non presenta alcun bilancio in visione nemmeno ai revisori dei conti… c) omette di riportare la somma di € 27.092.183,00 destinata, e già debito certo, all’urbanizzazione area PIP né come a carico dell’Ente (cosa certa) né come trasferimento da UE per il tramite Regione Campania (cosa sbandierata ma non certa) d) affida ancora una volta parte degli investimenti, e anche ad onor del vero parte delle spese correnti preventivate, ad un’alienazione di immobili comunali ripetuta per l’ennesima volta e che è diventata una telenovela programmata ma mai prodotta.e) persegue nella logica del riconoscimento dei debiti fuori bilancio non attraverso delibere consiliari ma attraverso addirittura Determine dirigenziali, violando in tal modo non solo i dettami ex art. 194 TUEL 267/2000 e s.m.i. ma anche, ovviamente, l’obbligo di inviare ogni debito riconosciuto alla Corte dei Conti per i controlli e sottraendo detto riconoscimento addirittura all’obbligato parere del collegio dei revisori..f) non finanzia, con stanziamento previsionale, l’ulteriore somma di € 137.799,39 di debiti fuori bilancio comunicati dal responsabile del servizio finanziario dopo la chiusura dell’esercizio 2014. Potremmo continuare all’infinito ma ci asteniamo per carità di patria, preferendo invece evidenziare le ragioni politiche del nostro no al bilancio, un bilancio che ancora una volta dimostra il fallimento politico e gestionale di questa amministrazione che lascia in eredità debiti mastodontici per le possibilità dell’Ente, deficit spaventosi di cassa, decine di milioni di crediti irrecuperabili finalmente stralciati dai residui attivi solo perché obbligo normativamente imposto, finanziamento di quote e spese obbligatorie con proventi aleatori e di sicura inaffidabilità realizzativa. Ma soprattutto questi sconquassi, che riverbereranno i propri effetti negativi sui prossimi anni, sono stati provocati nonostante una pressione tributaria che ha raggiunto il massimo possibile e che non diminuisce in concreto e realmente al di là dei proclami mediatici del Sindaco e dell’Assessore. La TARI 2015 produce un gettito pari a € 11.113.000,00 uguale a quello 2014 che è stato pari ad € 11.132.000,00.. Quindi nessuna riduzione delle tariffe a carico dei cittadini ma solo una redistribuzione del carico tributario dalla categoria delle utenze domestiche a quelle delle utenze commerciali. L’IMU 2015 prevede introiti superiori a quelli del 2014 per € 1.212.751,00, la TASI è rimasta inalterata, addirittura si prevede una strage relativamente alle sanzioni al CDS che passano da 150.000,00 euro accertati nel 2014 a 637.000,00 nel 2015. Tutto questo non perché sono previsti nuovi servizi, nuovi investimenti utili per la città e per la comunità, ma perché è necessario accontentare le manie di grandezza e di necessità elettorali del Sindaco e della sua amministrazione come dimostra ad esempio la spesa per lo staff del sindaco e quella per informazione e pubblicità piuttosto che quella per contributi elargiti a iosa. Tutto questo perché occorre far fronte ai debiti delle partecipate e a quelli derivanti da sentenze di condanna dell’ente sistematicamente occultate e non inviate alla Corte dei Conti.  Una situazione di cassa disastrosa che nel 2014 ha ridotto il ricorso all’anticipazione di tesoreria solamente perché l’Ente ha utilizzato i fondi Cassa Depositi e Prestiti per il pagamento delle passività pregresse e lo ha fatto in maniera impropria tanto è vero che a fronte di un fondo cassa al 31.12.2014 pari ad € 3.009.838,08 sussistono fondi vincolati ancora da ricostituire pari ad € 11.528.633,69… E quando mai li ricostituirete tutti questi fondi…  Ed è un bilancio tanto raffazzonato e incongruo che addirittura finanzia quota parte della prima annualità del maggior disavanzo da riaccertamento straordinario dei residui al primo gennaio 2015 con parte dei proventi derivanti da alienazione immobiliare. Ora a parte il fatto che per legge i proventi da alienazione immobiliare sono destinabili esclusivamente a spese di investimento (mentre la quota di cui trattasi è spesa corrente), finanziate una spesa certa con un provento aleatorio e di là da venire alterando irrimediabilmente l’equilibrio di bilancio. Ma tant’è, siete abituati a questi artifici contabili senza sostanza e facilmente smascherabili, ma soprattutto siete alla canna del gas come Ente e come partecipate unipersonali. Pensiamo e ci riferiamo alla Scafati Sviluppo che avete finanziato nel 2015, pur in presenza di impedimenti  normativi derivanti dall’avere la stessa tre bilanci consecutivi in perdita, con ulteriori 200.000,00 euro finora e portando il credito vantato dal comune nei confronti di essa a circa 800.000,00. State boccheggiando e vivete di espedienti e senza una programmazione strategica effettiva pur sapendo che la grave situazione finanziaria dell’Ente richiederebbe una presa di coscienza seria e responsabile anche per far fronte alle catastrofi che stanno per abbattersi sull’Ente entro fine anno 2015 considerato che per quella data sarà impossibile completare opere rilevanti del piano PIU’ EUROPA (polo Scolastico, etc.) con il serio e concreto rischio di dover restituire i finanziamenti ottenuti, così come sarà chiaro che l’Ente dovrà far fronte con propri fondi (che non ci sono) agli oneri di urbanizzazione (espropri) per la realizzazione del PIP… Eppure pensate solo ed esclusivamente a rimodulare la giunta, ad occupare poltrone ovunque possibile, a promettere e poi ancora a promettere… Siete il nulla assoluto, vivete alla giornata e commettete illegittimità su illegittimità come quella di procedere ad assunzioni in STAFF pur essendovi vietato dal fatto che non avete rispettato, nel 2014, l’indicazione dei tempi medi di pagamento… ma a voi non importa nulla avviluppati come siete, ormai, in una guerra che al di là del capo sempre più messo in discussione è pur sempre una lotta tra bande. Signor Sindaco, signori assessori, signori consiglieri della maggioranza ed aggregati dell’ultima ora, siete alla frutta e non vi rendete conto nemmeno che il popolo di scafati è stanco, è sfiduciato e sarà capace di colpirvi allorchè andrete alle elezioni… Non protraete ulteriormente quest’agonia, sciogliamo il consiglio comunale e ritorniamo alle urne.. ora e subito… abbiate la forza di rendere almeno un favore a questa città che non vi sopporta più..