“L’Italia e’ un Paese che ha una piccola estensione territoriale con un territorio molto disomogeneo dal punto di vista morfologico. Aree interne montane, una lunga fascia costiera di particolare pregio ambientale e alcune aree urbane a forte densità demografica, tra le più grandi di Europa.” E’ quanto dichiara il deputato del Pd Simone Valiante.
Queste caratteristiche che incidono sulle risorse estrattive e che condizionano inevitabilmente la politica energetica del nostro Paese, dovrebbero invitare tutti ad una riflessione più attenta su quello che ci attende nell’appuntamento del referendum di domenica e su quello che dovrà essere un piano energetico nazionale e piani energetici regionali, sempre più indispensabili e sui quali un grande partito riformista dovrebbe aprire un dibattito pubblico ma anche una precisa strategia di Governo nel sistema delle alleanze internazionali e delle politiche del Mediterraneo, come sta, tra l’altro, facendo il nostro Governo. E poi rafforzare ancora il sistema delle rinnovabili riprendendo la politica di incentivi e di riconversione anche del nostro sistema industriale. Sostenere in maniera convinta i progetti di efficientamento energetico, dandogli priorità nell’utilizzo delle risorse comunitarie. Sono questi alcuni degli elementi che ci spingono a valutare una partecipazione convinta al referendum di domenica e a stimolare le istituzioni tutte, i grandi partiti e non solo il Governo per scelte chiare e convinte che guidino il nostro futuro. Io voto e voto SI
