SINDACI IN PRIMA LINEA PER IL CORONAVIRUS: ANCHE LORO SONO DEGLI EROI?

Provate a chiedere, in giro, nei diversi comuni della Provincia di Salerno, quando un Decreto o una Ordinanza, del Governo o della Regione, dispone un provvedimento di natura economica, chi sono i primi ad essere interpellati. I Sindaci, si proprio loro, sono i primi ad affrontare l’ondata di richieste, di domande, di proteste e di proposte che si levano dalle case dei “reclusi” italiani, che si stringono attorno all’autorità locale per avere rassicurazioni ma anche gesti concreti. Molto concreti: si, perchè mentre il Governo pensava a come affrontare la crisi economica e sociale, insomma prima dei famosi 400 milioni per il bonus alimentare, tutti i sindaci si erano attrezzati con raccolte di solidarietà, allestimento del banco alimentare, distribuzione garbata ed anonima di beni di prima necessità. Perchè? Semplice, perchè loro, i Sindaci dell’Italia che funziona, conoscono quasi alla perfezione il proprio territorio e ne sanno pregi e difetti: i pregi di una Italia che non si tira mai indietro quando si tratta di aiutare il prossimo, i difetti di un Paese che dinanzi ad un blocco totale di un mese ha mostrato limiti e debolezze strutturali in maniera fin troppo evidente. Ed allora i Sindaci sono stati capaci di intervenire prima degli altri amministratori perchè vivono il Paese reale, passando molto tempo tra i cittadini e poco all’interno dei Palazzi. Loro, a differenza di tanti altri, il consenso lo hanno conquistato mettendoci la faccia e sanno quanto sia degno di considerazione il voto di ogni cittadino che in loro ha riposto fiducia. Il sistema elettorale per le Comunali prevede questo legame tra elettori ed eletti, un vincolo forte che, forse, dovrebbe indurre a qualche riflessione profonda anche per altri sistemi di voto dove una croce non lascia capire in chi si ripone fiducia.