SULLA SOGLIA DELLA CAMERA: “DALLE OLIMPIADI DI RIO ALLE CARENZE DI STRUTTURE SPORTIVE A SALERNO”

Appuntamento settimanale con la rubrica SULLA SOGLIA DELLA CAMERA, a cura dell’ex deputato Gerardo Soglia che, oggi, interviene sul mondo dello sport. 

 

 

 

Mancano davvero poche ore all’inizio ufficiale delle Olimpiadi di Rio, un grande evento dedicato allo sport in tutte le sue mille sfaccettature. Tutto questo mi ha portato a fare una riflessione: si può parlare davvero di sport a Salerno? Se pensassimo al gioco del calcio, la risposta sarebbe senza dubbio sì. Ma le politiche sportive non sono solo calcio. Ci sono tantissimi sport, considerati a torto minori, che in questa città non vengono tenuti in debita considerazione. Per molti allenarsi diventa un vero e proprio problema. Questo perché mancano le strutture adeguate. Gli spazi dedicati sono davvero pochissimi. Ci sono le piscine comunali ma, siamo costretti a fermarci a quelle. La palestra Senatore cade a pezzi e secondo i recenti progetti urbanistici dell’Amministrazione è destinata a scomparire. Dove si può allenare chi non vuole praticare il calcio? Salerno non ha un palazzetto dello sport. Quello che doveva sorgere non ha mai visto la luce. Doveva essere costruito nei pressi dello stadio Arechi, sulla base di un progetto firmato dall’architetto Tobia Scarpa, ma oggi si può ammirare solo uno scheletro abbandonato. Un’ennesima incompiuta. Qualche mese fa, è stato presentata al Comune una rivisitazione dell’idea originaria. Un progetto di finanza a cui dovrebbe partecipare anche il Coni e che porterà a realizzare la “Città dello sport”. Dopo la pubblicizzazione in pompa magna dell’intervento, non si è saputo più nulla. E se tutto dovesse andare per il verso giusto, certo l’idea non diventerà realtà in tempi brevi. E nel frattempo? Chi si vorrà dedicare ad uno sport diverso dal calcio dovrà arrangiarsi e, nel migliore dei casi, andare ad allenarsi in qualche paese della provincia. Una città degna di questo nome non può permettersi questo. Solo chi ama lo sport come me, può capire l’enorme dispiacere che si prova a registrare una simile situazione. A questo punto, bisogna sperare che la nuova Amministrazione si faccia carico del problema, dato che ha deciso di istituire nuovamente un assessorato allo Sport. GERARDO SOGLIA @gerardosoglia

Mancano davvero poche ore all’inizio ufficiale delle Olimpiadi di Rio, un grande evento dedicato allo sport in tutte le sue mille sfaccettature. Tutto questo mi ha portato a fare una riflessione: si può parlare davvero di sport a Salerno? Se pensassimo al gioco del calcio, la risposta sarebbe senza dubbio sì. Ma le politiche sportive non sono solo calcio. Ci sono tantissimi sport, considerati a torto minori, che in questa città non vengono tenuti in debita considerazione. Per molti allenarsi diventa un vero e proprio problema. Questo perché mancano le strutture adeguate. Gli spazi dedicati sono davvero pochissimi. Ci sono le piscine comunali ma, siamo costretti a fermarci a quelle. La palestra Senatore cade a pezzi e secondo i recenti progetti urbanistici dell’Amministrazione è destinata a scomparire. Dove si può allenare chi non vuole praticare il calcio? Salerno non ha un palazzetto dello sport. Quello che doveva sorgere non ha mai visto la luce. Doveva essere costruito nei pressi dello stadio Arechi, sulla base di un progetto firmato dall’architetto Tobia Scarpa, ma oggi si può ammirare solo uno scheletro abbandonato. Un’ennesima incompiuta. Qualche mese fa, è stato presentata al Comune una rivisitazione dell’idea originaria. Un progetto di finanza a cui dovrebbe partecipare anche il Coni e che porterà a realizzare la “Città dello sport”. Dopo la pubblicizzazione in pompa magna dell’intervento, non si è saputo più nulla. E se tutto dovesse andare per il verso giusto, certo l’idea non diventerà realtà in tempi brevi. E nel frattempo? Chi si vorrà dedicare ad uno sport diverso dal calcio dovrà arrangiarsi e, nel migliore dei casi, andare ad allenarsi in qualche paese della provincia. Una città degna di questo nome non può permettersi questo. Solo chi ama lo sport come me, può capire l’enorme dispiacere che si prova a registrare una simile situazione. A questo punto, bisogna sperare che la nuova Amministrazione si faccia carico del problema, dato che ha deciso di istituire nuovamente un assessorato allo Sport. GERARDO SOGLIA @gerardosoglia