7 GENNAIO, LA RESA DEI CONTI TRA CONTE E RENZI: SE VA IN PARLAMENTO, L’ALTRO RITIRA I MINISTRI

5 giorni per conoscere il futuro dell’attuale Governo che, adesso, anche gli ambienti del Partito Democratico iniziano a guardare con occhi molto preoccupati. Secondo quanto scrive questa mattina Il Corriere della Sera, l’annuncio da parte di Conte di voler andare in Parlamento per presentare il Recovery Fund ha fatto scattare la contromossa di Renzi, pronto, proprio alla vigilia dell’arrivo alle Camere del Presidente del Consiglio, a ritirare la delegazione ministeriale dall’esecutivo. A quel punto Conte potrebbe parlare da Presidente sfiduciato oppure, rispettando il formalismo della costituzione, salire al Quirinale e rassegnare le dimissioni nelle mani di Mattarella. Certo, sempre come sottolineato dal Corsera, c’è sempre la caccia ai responsabili ma, questa volta, non si tratterebbe di far passare un singolo provvedimento ma di fare nascere un nuovo Governo, a geometrie alterne e diverse: sarebbe il terzo dopo il voto del 2018. E’ già pronto un Governo di unità nazionale ? Forse, ma senza Conte alla sua guida, questo pare sicuro perchè Renzi non consentirebbe all’attuale Presidente del Consiglio di tornare, a questo punto da vincitore, a Palazzo Chigi.