A RAVELLO DAL 24 AL 25 MARZO DIBATTITO SU DIRITTO E BELLEZZA IN MEMORIA DEL PROFESSORE PALMA

Due temi apparentemente slegati, eppure profondamente connessi. Come? “La bellezza va coltivata e per coltivare la bellezza bisogna andare nei luoghi dove la bellezza c’è. La bellezza non è un dato estetico ma è un dato umano profondo – dichiarava in una sua intervista il Prof. Avv. Antonio Palma – Il diritto è fatto per rispondere alle necessità e per i bisogni dell’uomo e noi dobbiamo trasformare i giuristi in esperti di umanità”. 

 

Se ne dibatterà il 24 e 25 marzo p.v. al convegno internazionale di studi Diritto e bellezza. Verso l’altrove, in un dialogo tra giuristi, il VII, che si svolgerà in una cornice in cui la bellezza, senz’altro non manca: l’Auditorium Oscar Niemeyer a Ravello. 

 

Ideato, pensato e realizzato per consegnare al Prof. Avv. Antonio Palma, i tre volumi di Studi in suo onore, data la sua improvvisa dipartita, il comitato scientifico e organizzatore del convegno, presieduto dal Prof. Francesco  Fasolino, primo allievo del Prof. Palma, ha ritenuto opportuno consegnare gli studi alla moglie Avv. Simona Scatola e ai figli Prof. Mario Palma e Avv. Maria Pia Palma, consentendo anche un commosso ricordo in memoria del Maestro Antonio Palma, scomparso il 30 gennaio u.s.

 

Oltre 130 romanisti e giuristi di tutta Europa hanno partecipato alla stesura degli studi in suo onore. A presentarli e rendere onore al grande giurista, si alterneranno dal Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano al Prof. Natalino Irti, uno dei più grandi civilisti italiani, e ancora il Presidente del Consiglio di Stato Avv. Luigi Maruotti, con la partecipazione del Giudice Costituzionale Filippo Patroni Griffi e tanti altri ancora.

 

Il convegno, il cui tema è stato scelto dal Prof. Avv. Antonio Palma, affronterà il Diritto e la bellezza in modo innovativo nonchè in prospettiva interdisciplinare. Elemento ereditato da coloro che si sono formati presso la scuola del Prof. Palma: abbracciare le discipline afferenti al diritto, dando vita così al confronto tra studiosi di diritto civile, amministrativo, di storia del diritto, filosofi e alti magistrati.

 

Un approfondimento che non è rivolto al passato ma che ha le radici per farci guardare al futuro.