ASSISTENZA AI DISABILI A RISCHIO IN CAMPANIA. LA DENUNCIA DI CARMEN GUARINO

L’allarme viene lanciato da Carmen Guarino, Direttore Generale dei Centri di Rete Solidale in Campania. Non è una novità che la Regione Campania debba fare i conti con risorse sempre più limitate per il settore socio-sanitario,ma ora ad essere a rischio è l’assistenza per i disabili. «La Regione Campania – dichiara Carmen Guarino – nega l’assistenza ai disabili.

 

Da una parte decreta l’Istituzione dell’Osservatorio Regionale sulla condizione delle persone con disabilità, ma subito dopo con i decreti dirigenziali 89 e 90 dell’11 agosto, riduce ulteriormente i volumi di spesa per le azioni di sostegno alle disabilità determinando nei fatti che, in alcuni territori, tra cui Salerno e la sua Provincia, a partire da ottobre 2014 non verranno erogati i servizi riabilitativi, socio-sanitarie e residenziali». In tal senso, con atto delibera aziendale l’ASL SA ha ufficialmente comunicato l’impossibilità di liquidare le prestazioni in favore dei disabili a suo carico a partire dal 17 ottobre. “Tutto ciò – commenta Carmen Guarino– è frutto di una dissennata azione di spending review in materia sanitaria operata dalla Regione Campania attraverso la solita politica di tagli orizzontali, che evidenzia l’incapacità di programmare la spesa sanitaria e la necessaria azione di risparmio senza compromettere il diritto fondamentale alla salute dei cittadini più deboli. Si lascia, così, solo agli operatori sanitari privati la grande responsabilità (ed il conseguente rischio economico) di non abbandonare gli assistiti al loro destino. In più -continua Guarino- va evidenziato che il problema deriva anche dalla sottostima delle esigenze degli utenti disabili della provincia di Salerno, di cui è responsabile la stessa Regione Campania e che determina una grave ed ingiustificata discriminazione tra i cittadini salernitani- che sono quelli che pro capite ricevono meno risorse- e quelli degli altri territori Campani. Su tutto questo -conclude la Guarino– è il momento di intervenire concretamente per dare speranze vere e non più parole a chi soffre e chiede solo la tutela dei propri diritti”.