ATTIVITA’ PRODUTTIVE: VINCONO I GOVERNATORI. PRIMA LE NORME REGIONALI, POI QUELLE STATALI

Alla fine Conte, il Ministro della Salute Speranza e le tanto decantate TASK Force Nazionali hanno dovuto alzare bandiera bianca perchè il braccio di ferro lo hanno vinto i governatori delle Regioni. Una resa incondizionata del Governo che, dopo aver speso tempo e soldi per la redazione di Piani di Sicurezza, ha accettato che le regole fossero dettate dalle Regioni. Questo in sintesi il provvedimento che è inserito all’interno del Decreto Legge e che attribuisce efficacia alle ordinanze dei Presidenti di Regione per disciplinare l’apertura ed il funzionamento delle attività produttive a partire dal prossimo 18 Maggio.

A partire dal 18 maggio, le attività economiche, produttive e sociali devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. In assenza di quelli regionali trovano applicazione i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale. Le misure limitative delle attività economiche e produttive possono essere adottate, nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, con provvedimenti statali emanati ai sensi dell’articolo 2 del decreto legge n. 19 del 2020 o, nelle more di tali provvedimenti, dalle Regioni.