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BANDO COMPETITIVITA’ CAMPANIA, ECCO COME ACCEDERE AI FONDI

Con la pubblicazione sul Burc n. 70 del 25/11/2015, il Bando Competitività diventa ancora più inclusivo: Codici Ateco Al fine di favorire la partecipazione delle imprese del Settore Commercio anche con progetti di ridotto importo, la relativa classificazione ATECO è stata inserita nella Sezione B dell’Avviso.

 

Per tutte le imprese, dunque, come si desume dall’Allegato A, è possibile presentare progetti di importo compreso da euro 100.000 ed euro 1.500.000,00Sono stati inclusi nella Sezione A i codici ATECO 25 (ad eccezione di 25.4), 81 e 82, precedentemente esclusi Beni L’acquisto dei beni usati è esplicitamente inserito nell’art. 9.2 dell’Avviso. Si noti che esso è ammesso però solo a condizione che avvenga da rivenditori specializzati e sempre che i beni non abbiano fruito di agevolazioni pubbliche IVA Recependo in tal senso le modifiche introdotte con Decreto regionale del Dipartimento 51, DG 02 n. 591/2015, si precisa all’art. 9.3 che L’imposta sul valore aggiunto IVA rappresenta una spesa ammissibile solo qualora non sia recuperabile dal beneficiario. Dichiarazione ambientale Nell’ottica di agevolare la produzione della Dichiarazione prevista dall’art. 13.2 dell’Avviso, si precisa che la Dichiarazione ambientale è quella disciplinata dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2013, pubblicato in “Gazzetta ufficiale” il 27 dicembre. Rating Nell’ottica di agevolare il più possibile l’accesso all’Avviso, si precisa all’art. 13.2 lettera f che il rating può essere prodotto da un’Agenzia certificata ovvero da Sviluppo Campania. Di seguito la nuova formulazione della disposizione: Rating, nella forma di attestazione rilasciata da Sviluppo Campania mediante convenzione con soggetto terzo. Resta salva, per le imprese che ne siano in possesso, di produrre attestazione di Rating pubblico rilasciato da un’Agenzia accreditata, in conformità al Reg. (CE) 462 del 21.05.2013 che modifica il Regolamento (CE) n. 1060/2009. Documentazione attestante la cantierabilità e titolo di disponibilità La versione definitiva della domanda prevede che la documentazione di cantierabilità, qualora non determini lo svolgimento di opere murarie, sia ridotta a quanto previsto dagli allegati 16 e 17, secondo i quali, oltre alle certificazioni, è possibile presentare semplice perizia asseverata (e non giurata) di tecnico abilitato. Con riferimento al titolo di disponibilità dell’immobile, è ammessa la produzione di contratto preliminare, scrittura privata o anche impegno del proprietario dell’immobile a concederlo all’impresa.

 

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