Università degli Studi di Salerno

BARONISSI, OK PER CITTA’ DELLA MEDICINA. LA SODDISFAZIONE DI VALIANTE ED ESPOSITO

“Abbiamo firmato questa mattina presso il Rettorato dell’Ateneo un protocollo d’intesa con l’Universita’ di Salerno per la riqualificazione dell’Area destinata alla Città’ dei Giovani.” E’ quanto dichiara il Sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante.

 

 L’accordo formalizza l’avvio di attività’ progettuali per la riqualificazione di un’area di enormi potenzialità’ adiacente al secondo campus Universitario da destinare sin d’ora sia allo sviluppo del polo medico dell’Ateneo sia all’insediamento di Aziende ad alto contenuto innovativo – tecnologico in ambito biomedicale. Il progetto creerà’, nella sua concretizzazione, le condizioni ottimali per lo sviluppo delle attività’ universitarie, la nascita di spin off e start up collegate nonché’ la nascita di attività’ produttive e/o di servizi innovativi e tecnologici di grande respiro per la città’ di Baronissi. Una straordinaria opportunità’ per il territorio.

Positivo anche il commento di Gennaro Esposito, consigliere comunale con delega alla Città della Medicina: “Dopo un percorso iniziato nel lontano 2008, quando tanti consideravano il nostro Comune un semplice dormitorio per centri piu’importanti, interrotto da ragioni politiche e non solo, questa mattina il Comune di Baronissi ha siglato il protocollo d’intesa con il Rettore dell’Università degli Studi Aurelio Tommasetti per l’avvio dei lavori di riqualificazione nell’area definita come Città della Medicina. 
Negli ultimi 7 anni il progetto è stato al centro di ogni mia azione politica ed amministrativa. 
Quando altri non conoscevano le potenzialità di un simile progetto, ho cercato, tra mille difficoltà, di convincere cittadini, amministratori e dirigenti universitari di come Città della Medicina fosse per la Comunità di Baronissi un’occasione unica ed irripetibile per la creazione di un valore aggiunto sul territorio, duraturo e capace di creare lavoro, ricchezza e cultura. 
Le mie idee, dunque, hanno avuto ragione. Ed anche se hanno percorso il tratto finale del cammino sulle gambe di altri sono la testimonianza che l’attaccamento ad una comunità vale piu’ di un successo elettorale. I voti cambiano, la stima no.”