BATTIPAGLIA IN PIAZZA IL 6 DICEMBRE PER DIRE NO AI NUOVI IMPIANTI PER I RIFIUTI

“La chiedevano in tanti. Da mesi. Ampie fasce della società civile battipagliese chiedevano di organizzare una manifestazione che riportasse al centro del dibattito politico e civile le tematiche della manifestazione del 23 novenbre 2017.” Lo scrivono, in un comunicato stampa, i rappresentanti del Comitato NO per Battipaglia. 
Studenti, lavoratori, casalinghe, associazioni, comitati, professionisti, commercianti. Un intero popolo: una città che chiede alla politica di dire – con lei – basta! Una città che chiede il diritto alla salute, al rispetto. Persino del diritto più elementare: quello di poter aprire la finestra senza dover soffrire.
Il diritto di non respirare diossina, il diritto di dire basta ai roghi.
Ma soprattutto dire “Basta” all’idea, alla quale da 28 anni siamo “condannati”: di essere sempre al servizio dell’intera collettività regionale. L’idea – malsana – che il futuro di Battipaglia è nell’immondizia.
Per questo decine di associazioni, organizzazioni di categoria, semplici cittadini hanno scelto il 6 dicembre come giornata per una mobilitazione che sia allegra, gioiosa, pacifica e – speriamo – molto partecipata.
Perché Battipaglia vuole riaffermare che il suo futuro è scritto nel suo passato e nelle sue tradizioni: nei prodotti della terra, nelle eccellenze alimentari, nell’industria casearia e in quella di trasformazione alimentare.
Una manifestazione che non è contro “qualcuno”. È contro “qualcosa”: contro le 228.000 tonnellate di rifiuti che ogni anno arrivano sul nostro territorio. Contro i roghi. Contro i miasmi. Contro la distrazione delle istituzioni che sembrano ignorare che con la loro indifferenza mettono a repentaglio l’economia e la sopravvivenza di questo territorio.
Il 6 dicembre, alle 9:00, i cittadini che amano Battipaglia, che vogliono difenderla, che le vogliono assicurare un futuro florido, che ci tengono alla salute propria e dei propri figli, scenderanno in piazza.
“Senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” come dice la Costituzione. Uno accanto all’altro uniti dall’amore per la propria città.