Massimo Cariello

CARIELLO: ED ORA FACCIAMO CHIAREZZA SULL’OSPEDALE UNICO DELLA PIANA DEL SELE

Le nomine del direttore generale nella persona del dott. Antonio Squillante e di quello sanitario nella persona del dott. F. Pagano dell’ASL di Salerno, rappresentano il primo importante passo per una reale svolta nella sanità salernitana. La fine del  commissariamento sancisce il tramonto definitivo dell’epoca delle emergenze e dovrà rappresentare l’alba di un nuovo rilancio della sanità con due obiettivi prioritari: puntare sulla qualità e eccellenza dell’assistenza sanitaria specialistica e di base per tutti i nostri cittadini e sulla presenza capillare attraverso il rilancio della medicina del territorio e dei distretti sanitari.

 

 

Questi obiettivi potranno essere raggiunti non omettendo di valorizzare e includere nella rete dell’assistenza pubblica anche la medicina privata e privata convenzionata. La priorità, attualmente, tuttavia è da individuare nell’immediato rilancio dell’assistenza ospedaliera pubblica che in questi ultimi anni è forse stata sacrificata sull’altare del risanamento dei disastrosi bilanci lasciati in eredità dalla passate amministrazioni a marchio PD.

In particolare, è assolutamente improcrastinabile sostenere e perseguire con convinzione il progetto dell’ospedale unico della Valle del Sele, avviato positivamente dal project manager D.ssa Sara Caropreso attraverso l’individuazione di un’area ottimale dal punto di vista geografico, in quanto baricentrica rispetto al bacino di utenze potenziali e logistico, per la vicinanza con le grosse vie di comunicazione. La località Acquarita di Eboli indicata per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera è, peraltro, inserita in un’area demaniale e comunale e ciò rende questa scelta anche economicamente vantaggiosa perché eviterebbe le costose quanto lunghissime operazioni di esproprio. La messa in opera di questa idea progettuale, la cui primogenitura è da far risalire all’attuale direttore sanitario Dott. Federico Pagano, è sicuramente la prima e più concreta risposta per una sanità al cui centro viene inserito l’ammalato.

Siamo consci, però che la realizzazione di questo progetto ha tempi non compatibili con la necessità di dare risposte immediate alle esigenze degli ammalati ed è per questo motivo che l’idea di realizzare in tempi brevissimi una razionalizzazione degli attuali servizi negli ospedali indicati come quelli da accorpare nell’Ospedale Unico della Valle del Sele potrebbe trovare una sua naturale concretizzazione nell’idea degli Ospedali Riuniti della Valle del Sele, cioè un insieme funzionale di plessi coordinati e complementari, dotati di autonomia amministrativo-contabile e programmatica. L’immobilismo forzato di questi anni ha prodotto effetti negativi, non è ammissibile ad esempio, dopo 5 anni dalla sua inaugurazione che, ad oggi, il reparto di urologia di Eboli è ancora chiuso. Solo negli ultimi 2 anni alcuni passi in avanti sono stati fatti in tutti gli ospedali ed anche in quello di Eboli, soprattutto nel campo  del potenziamento di personale infermieristico ma sono assolutamente insufficienti. Oggi, per l’ospedale di Eboli, è assolutamente necessario stabilizzare gli attuali livelli di personale paramedico e favorire, anche attraverso la razionalizzazione di servizi, il potenziamento del personale medico specialistico proprio per quelle discipline previste come essenziali nel progetto dell’Ospedale Unico della Valle del Sele.

 

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