Il leader di Azione Carlo Calenda prende le distanze dal Partito Democratico, rispetto a quanto sta accadendo all’interno della Direzione Investigativa Antimafia. Ed, in modo particolare, interviene sull’appartenenza degli ultimi tre magistrati a capo della struttura, che, al termine dell’attività, si sono ritrovati candidati nello stesso Pd.
“Si potrebbe aggiungere che gli ultimi tre Procuratori nazionali antimafia a cui normalmente le segnalazioni arrivano sono stati candidati ed eletti con il PD. Oramai questa sembra essere diventata una “prassi di pensionamento”. Il tutto segnala un cortocircuito tra poteri sbagliato e pericoloso.”
Lo scrive Carlo Calenda.
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