Più si avvicina la scadenza della presentazione delle liste, il due maggio prossimo, e più diventano frenetici i contatti tra le varie forze in campo e tra noi stessi candidati sindaci.
Ciò mentre viene sempre più spesso ventilata una dodicesima candidatura a sindaco, di cui ancora non si ha traccia ufficiale. Intanto sotto i portici nei giorni scorsi è circolata con forza una boutade secondo la quale io mi sarei ritirato dalla competizione.
Non so chi abbia messo in giro la voce, ma so di certo a quale scopo lo ha fatto. Esorcizzare le proprie paure per un verso e cercare di disorientare i miei sostenitori dall’altro. Lo spunto lo avrebbero dato nostre recenti dichiarazioni – peraltro niente affatto nuove – nelle quali abbiamo ribadito che siamo disposti a dialogare con chiunque ed a trovare una sintesi ragionevole intorno al progetto di città che stiamo propugnando da un quinquennio. Ed è del tutto ovvio che, se si dovessero trovare una sintesi soddisfacente ed adeguate garanzie per il progetto, ognuno dei dialoganti dovrebbe
essere disponibile a fare un passo indietro se necessario, per favorire la sintesi.
Io mi sto limitando a ripetere, dunque, che, se sarà necessario e se ci saranno le condizioni, saprò dare l’esempio. Questa necessità, tuttavia, al momento non c’è, né ci pare che ci siano le condizioni per questo passo. Io dunque sto in campo al cento per cento e Città Democratica lo è con me.
