CAVA DE’ TIRRENI. ENRICO BASTOLLA: “DURANTE IL MIO ASSESSORATO OPPORTUNITA’ DI LAVORO. ED ORA ?”

“La mia attenzione alle politiche sociali non si è spenta all’indomani dell’abbandono, sofferto ma necessario, dell’assessorato preposto a questo ramo: in particolare mi sento sempre coinvolto, avendo profuso molte energie, soprattutto nel discorso sul “REI (cd. reddito di inclusione)”, per quanto concerne le proposte di inserimento lavorativo.” E’ quanto dichiara l’ex assessore comunale alle politiche sociali Enrico Bastolla. 


Oggi le famiglie cavesi sulla soglia della povertà, che possono accedere a tale misura, dati più o meno ufficiali, si aggirano ad un numero pari a circa 500, un numero ahimè, molto importante e significativo, che sta ad evidenziare che c’è molta sofferenza in città, ma molto sottovalutato dalle istituzioni e dagli addetti lavori.
Durante il mio percorso sono, o per meglio dire, ero riuscito a sensibilizzare una ventina tra aziende locali ed imprese, disponibili con atti concreti alle proposte di inserimento lavorativo e/o ai progetti di sussidiarietà e prossimità per tali famiglie. Percorso condiviso sempre anche con le associazioni di categoria, tra cui Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Sindacati, ecc…. .
L’obiettivo principale era ed è quello che tali famiglie potessero accedere oltre al beneficio economico erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica, anche ad un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa, volto al superamento della condizione di povertà.
Ovviamente tutto ciò non è accaduto, si è interrotto. I tempi si sono allungati di molto, proprio perché il Sindaco Servalli non si è messo ancora a lavoro sul serio su questa importante tematica, che ci accompagnerà nei prossimi tre anni e non ha posto rimedio alla “vacatio” assessoriale, ed imperterrito, continua ad accentrare sulla sua persona più deleghe che operatività.
Un particolare rimpianto lo nutro soprattutto per l’abbandono dell’iniziativa “un pasto al giorno”, progetto elaborato in collaborazione con la Caritas e all’arcidiocesi Cava –Amalfi e con tutto il mondo associativo, al fine di utilizzare un immobile di proprietà comunale come mensa dei poveri: si era giunti alla definizione dei particolari, mancavano pochi dettagli ed ora???? Difficile trovare una figura operativa come me, oppure si preferisce una persona, politicamente schierata con la destra, incapace di gestire e la sicurezza e la stabilità della maggioranza ??? Nessuno, meno che meno il primo cittadino ha preso in mano le redini dell’Assessorato, tutto il lavoro svolto nel periodo della mia presenza in giunta sembra finito nel dimenticatoio. Inutile ribadire che ho lasciato non per mancanza di stimoli o per creare difficoltà al primo cittadino, ma solo per “coerenza politica”.
Mi chiedo, e si chiedono i cittadini dopo tre e anni e mezzo di governo quando si passa dalle parole ai fatti???? Quando si incomincia a dare seguito a quella parte di programma (pagg. 19-21) riferita alle politiche sociali della cd. “svolta buona”, “nessuno resti solo”????